Arrivano le staminali per la Maculopatia senile
(AGI) – Londra, 19 apr. – Dopo tante polemiche e promesse, le cellule staminali si sono dimostrate capaci di curare per la prima volta una malattia: si tratta della degenerazione maculare senile della retina, la piu’ comune causa di cecita’ negli over 50. La terapia, scrive il “Sunday Times”, e’ stata messa a punto da un gruppo di ricercatori britannici secondo cui entro i prossimi sei-sette anni l’intervento diventera’ un’operazione di routine, che non durera’ piu’ di un’ora.
Il trattamento consiste nella sostituzione di uno strato di cellule degenerate con nuove cellule create dalle staminali embrionali, le cellule primitive indifferenziate in grado di trasformarsi in qualsiasi tessuto umano. La Amd colpisce la zona centrale della retina, la macula, che progressivamente si deteriora. Le staminali mutate in copie delle cellule retiniche vengono posizionate su una membrana artificiale inserita nella parte posteriore della retina. Gli studi sono stati condotti dai dipartimenti di oftalmologia dell’University College di Londra e dell’ospedale di Morfields. Inevitabili le polemiche etiche perche’ per creare questo tipo di staminali si debbono impiegare embrioni, una possibilita’ esplicitamente prevista dalla legislazione britannica. Dietro lo sviluppo della cura, rivela il Times, c’e’ il sostegno alla ricerca della statunitense Pfizer, la piu’ grande azienda farmaceutica al mondo.
Buonasera ho trovato il vostro indirizzo e mail su internet e ho deciso di
contattarvi intanto in via e mail.vi spiego in breve .. sono molto
preoccupato per mio padre che due anni fa gli anno riscontrato una patologia
agli ochhi ovvero la macula patologica retinica.A mio padre due anni fa gli
avevano detto che non c erano le cure per quella patologia e da due anni a
sta pare si è completamente demoralizzato siccome ha perso quasi
completamente la vista.Vorrei tanto aiutarlo ma non so come fare e per
questo che mi rivolgo al vostro centro e vi chiedo se al giorno d oggi c è
una cura valida per questa malattia e se potete darmi un numero di telefono
al quale io possa rivolgermi.Vi ringrazio anticipatamente
Enrico Udine