Le origini del bene e del male – Rita Levi Montalcini
“Una delle domande che mi sono sempre posta riguarda l’origine del male, o meglio capire qual è l’origine biologica del male. Il nostro cervello ha due componenti: quella del sistema limbico e quella del sistema neocorticale. La prima è arcaica, ed è sede dell’emotività e dell’affettività; la seconda è invece di carattere cognitivo e razionale. Nei momenti di crisi, purtroppo, non è la componente neocorticale a controllare il nostro modo di agire ma la parte arcaica, la zona limbica del cervello, la quale si arroga il diritto di dirigere le nostre azioni. Questa componente aggressiva – prosegue la scienziata – assume il controllo, ad esempio, nei regimi totalitari: quando la componente limbica del cervello prende su di sé il ruolo cognitivo nascono le grandi tragedie.
Oggi la componente cognitiva è più forte dell’altra, tuttavia non sempre riesce ad avere il controllo sui comportamenti umani. Bisogna però sempre coltivare la speranza che la componente neocorticale assuma le redini e blocchi quella arcaica”. Poi la Montalcini ha voluto incitare alla speranza e alla fiducia nel futuro: “Per quanto mi riguarda non ho mai creduto al male poiché la vita ha valore in quanto noi cerchiamo di seguire il bene e non perdiamo tempo con il male. In questo senso la vita ha significato solo se si dà una mano a chi ha bisogno di aiuto. Ai giovani dico di non avere paura di invecchiare – prosegue – di non avere paura di nulla; posso portare l’esempio della mia vita che è stata fortunata ma io non ho mai perso la fiducia nel futuro”. Infine Rita Levi Montalcini ha parlato delle prospettive del nostro Paese: “L’Italia – dice – è un paese ricco di giovani capaci, nessun paese ha la ricchezza in termini di capitale umano del nostro”.
Da: “Che tempo che fa”, l’intervista in tre parti.