Dal regno animale: “No sex…please.”

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“A maggior diversità corrisponde una maggior resistenza ai parassiti e alle malattie”, sottolinea Laurent Keller, esperto in insetti sociali dell’università di Losanna. “In una colonia di cloni – prosegue – se una formica è esposta a un parassita lo saranno tutte. Gli asessuati di norma non durano molto a lungo”. Ecco perché ora l’attenzione è tutta posta sulla longevità di tale mutazione. “Siamo molto emozionati riguardo alla direzione che questa ricerca potrebbe prendere e alle sue implicazioni”, conclude la Himler.

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Mycocepurus smithii
Mycocepurus smithii

Si chiama mondo senza sesso, il loro. È una colonia, in realtà, nascosta nel verde della foresta amazzonica. Il mondo senza sesso – così l’hanno chiamato gli studiosi dell’università dell’Arizona – è quello delle Mycocepurus smithii, una specie di formiche che hanno eliminato dalla loro esistenza due elementi: i maschi e l’attività sessuale. Le smithii sono tutte femmine, tutte sovrane.

Perché si riproducono per clonazione dalla regina, che è governatrice, padrona e madre della colonia intera. I ricercatori americani, guidati da Anna Himler, hanno scoperto il mondo senza sesso per caso: si sono imbattuti in queste formiche particolarmente abili nelle raccolte agricole (sono in grado di coltivarne un numero record rispetto ad ogni altra specie) e hanno deciso di osservarle meglio. Così hanno scoperto che le smithii erano solo femmine: nelle colonie amazzoniche i maschi sembravano scomparsi.

La conferma della mutazione genetica è arrivata dall’esame del Dna della formica regina: tutte le altre formichine presentano lo stesso, identico patrimonio genetico. Si riproducono per clonazione, tanto che l’organo sessuale è così rovinato che è ormai impossibile utilizzarlo per l’accoppiamento. Un sistema che i ricercatori hanno definito «del tutto originale e molto inusuale», anche perché, di solito, in natura gli asessuati non sono molto longevi. La vita in astinenza totale delle smithii – spiega lo studio, pubblicato sui «Proceedings of the Royal Society» col titolo, appunto, World without sex – comporta dei vantaggi: si risparmia l’energia necessaria a produrre i maschi, il numero di femmine fertili raddoppia di generazione in generazione. Ma per gli esperti è una scelta genetica rischiosa, perché rende più vulnerabili alle malattie: se tutte le formiche sono dei cloni, e una è attaccata da un parassita, anche le altre non avranno scampo. Il prossimo obiettivo degli studiosi è scoprire da quanti anni le formiche hanno cancellato maschi e sesso. Quanto si può sopravvivere, così, in un mondo di sole donne, tutte regine.

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