In Italia si contano 900 meningiti l’anno, ma arrivano nuovi ceppi
Roma, 12 mag. (Adnkronos Salute) – Novecento casi di meningite ogni anno in Italia, un terzo causato dal meningococco C. E’ il quadro epidemiologico fornito da Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che intervenendo oggi a Roma al convegno ‘I vaccini: sicurezza per i cittadini e risparmio per il Ssn. Focus sulla meningite meningococcica’, organizzato dall’associazione Giuseppe Dossetti, ha lanciato un appello: “occorre prestare attenzione ai nuovi ceppi emergenti di meningococco, come il B o il W135, importati nel nostro Paese soprattutto dagli immigrati”.
“C’è chi dice che l’Italia non è un Paese multietnico – ha sottolineato Mele – ma cinque milioni di immigrati sono una cifra notevole, soprattutto dal punto di vista sanitario. Stanno infatti emergendo nuove forme di meningite prima assenti nel nostro Paese e contro cui bisogna armarsi”. Cosa non facile soprattutto perché la vaccinazione contro la meningite è oggi opzionale: “bisogna chiarire – ha proseguito Mele – che se anche una vaccinazione non è obbligatoria, non significa che sia inutile o meno importante. Tutti i vaccini messi in commercio negli ultimi 20 anni, tra cui quello antimeningococcico, infatti, sono stati introdotti per scelta degli esperti come raccomandati e non come obbligatori. Le singole Regioni decidono poi se offrire gratuitamente e in modo attivo i prodotti raccomandati a livello nazionale”.
“E’ difficile far passare questo principio al pubblico e la differenza nelle modalità di offerta tra Regione e Regione crea confusione. Sono convinto che la richiesta di vaccini raccomandati sarebbe molto più ampia se questi fossero offerti attivamente e gratuitamente in tutte le Regioni”, ha proseguito Mele. Un’ipotesi che per ora appare confermata dai dati: “solo il 48% delle mamme italiane – ha affermato Ombretta Fumagalli Carulli, presidente dell’associazione Dossetti – ha vaccinato i propri figli contro il meningococco C, principale ceppo batterico causa della meningite, a fronte dell’85% che è a conoscenza della disponibilità del vaccino. Ma quanto sia importante l’immunizzazione risulta chiaro se si guarda a Paesi più avanzati del nostro: la Gran Bretagna, ad esempio, dopo aver adottato la vaccinazione ha registrato un calo vertiginoso dei casi di meningite”.