Le regole ‘genetiche’ dell’attrazione.

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Major histocompatibility complex (Nature.com)

Major histocompatibility complex (Nature.com)
Major histocompatibility complex (Nature.com)

Roma, 25 mag. (Adnkronos Salute) – In amore gli opposti si attraggono. A confermare l’adagio questa volta sono i genetisti brasiliani, che sono andati a indagare i meccanismi nascosti che si attivano quando scegliamo un partner. E pensano che – oltre al cuore – nella scelta di un compagno entri in gioco il naso. Il team di Maria de Graca Bicalho, responsabile del Laboratorio di immunogenetica dell’University of Parana, spiega che al centro di questa calamita sessuale c’è il ‘complesso maggiore di istocompatibilità’ o MHC (Major histocompatibility complex), una parte del DNA fondamentale per il sistema immunitario.

La ricercatrice ha spiegato, in occasione della conferenza annuale dell’European Society of Human Genetics in corso a Vienna, di aver scoperto che le persone con diversi complessi di istocompatibilità sono più inclini a scegliersi l’un l’altra. Si tratta di un ‘trucco’ per assicurarsi una prole sana, spiegano gli studiosi brasiliani. E gli indizi per trovare l’altra metà della mela sarebbero celati nell’odore corporeo.


In pratica, ‘annusiamo’ il miglior possibile compagno, rilevando le tracce cruciali nascoste nel suo odore. Ma anche la struttura del volto del candidato, aggiungono i ricercatori, potrebbe avere un qualche ruolo ‘rivelatore’. Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi hanno confrontato i profili genetici di 90 coppie sposate con quelli di 152 coppie ‘fasulle’, create a caso.

Scoprendo che i geni del MHC delle coppie reali sono diversi tra loro molto più che nelle coppie casuali. Quindi, secondo gli scienziati brasiliani, quando scegliamo un partner ne cerchiamo uno in grado di garantire che la futura prole abbia un sistema immunitario il più efficiente possibile. E il segreto sta nella diversità. Il MHC si colloca in una regione genetica situata sul cromosoma 6, e ha un ruolo chiave sia nel sistema immunitario che nella riproduzione.

Alcuni studi precedenti hanno, infatti, dimostrato che le coppie con un MHC simile hanno molti più rischi di non portare a termine una gravidanza. “Anche se può essere intrigante pensare che gli esseri umani scelgano i propri partner per via delle loro somiglianze, la nostra ricerca – assicura l’esperta – ha dimostrato chiaramente che sono le differenze il segreto del successo della riproduzione e che la spinta del subconscio verso figli sani è importante per la scelta del partner. Vogliamo andare avanti con il nostro studio, indagando sulle influenze sociali e culturali, ma anche quelle biologiche, che entrano in gioco nella scelta del partner”.

I ricercatori si aspettavano che gli aspetti culturali svolgessero un ruolo importante nella scelta del partner. E sono rimasti stupiti nello scoprire il ruolo dei geni. “Certamente non sottoscrivo la teoria che una variante genetica di una persona possa guidare il suo comportamento. Ma pensiamo anche che non deve essere sottovalutato l’aspetto evoluzionistico dell’inconscio nella scelta del partner. Questo – conclude la scienziata – ha un ruolo importante da svolgere nel garantire una sana riproduzione, contribuendo a garantire che i bambini nascano con un sistema immunitario forte in grado di far fronte alle infezioni”.

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