Previnire l’infarto? Rischio tracciabile dalle urine.
Un semplice esame delle urine per monitorare lo stato del sistema cardiocircolatorio e addio all`invasiva coronarografia: questo promette una ricerca tedesca presentata al congresso dell`American Heart Association svoltosi a Washington.
La chiave è nel collagene – Il test, in fase ancora sperimentale, viene effettuato controllando la presenza di frammenti di questa proteina nell`urina. Il collagene, infatti, è presente sulla superficie delle placche che nei pazienti affetti da aterosclerosi ostruiscono i vasi sanguigni. Un`elevata concentrazione di questi frammenti costituisce quindi un campanello d`allarme e può segnalare il rischio di insorgenza di un disturbo coronarico.
I test – Sono stati sottoposti al test delle urine 67 pazienti con sintomi di aterosclerosi: i ricercatori, grazie a due tecniche, la spettrometria di massa e l`elettroforesi, hanno identificato le proteine presenti e i risultati sono stati confrontati con quelli forniti da esami tradizionali come la coronarografia. Il nuovo metodo si è dimostrato accurato nell`84% dei casi.
I prossimi passi della ricerca – Gli studiosi tedeschi progettano adesso di tornare in laboratorio e procedere con le sperimentazioni: in attesa di esaminare un campione più vasto, gli esperimenti verranno effettuati su cavie geneticamente predisposte a sviluppare il disturbo coronarico.
Un esame semplice e indolore – Cautela e test ulteriori, quindi, ma fiducia nelle potenzialità della scoperta, afferma Constantin von zur Muehlen, docente all`ospedale universitario di Friburgo e coordinatore dello studio: “I dati forniti dai nostri esperimenti suggeriscono che l`analisi del proteoma, ovvero dell`insieme delle proteine presenti in un particolare tessuto, promette importanti margini di sviluppo per la ricerca: sono test semplici, accurati, con un`alta riproducibilità e non invasivi”.