Cause di tumore cerebrale nei giovani: sistemi di telecomunicazione e fattori ambientali
Parte lo studio multicentrico internazionale MOBI-KIDS, che coinvolge gruppi di ricerca di 13 Paesi, per analizzare il rapporto tra sistemi di telecomunicazione, fattori ambientali e tumore cerebrale nei giovani.
Tra i tumori maligni pediatrici, il tumore cerebrale rappresenta la seconda neoplasia più frequente dopo la leucemia e la sua incidenza fra i giovani al di sotto dei 20 anni è in continuo aumento. Attualmente la conoscenza delle cause del tumore cerebrale è limitata.
Esistono fattori di rischio noti, come la familiarità o l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, mentre altri fattori ambientali solamente ipotizzati, come il tipo di
alimentazione durante la gravidanza, l’esposizione ad agenti chimici o a campi elettromagnetici, compreso l’utilizzo di telefoni cellulari.
Nonostante l’ampia diffusione dei mezzi di comunicazione, i loro possibili effetti sullo sviluppo di tumore cerebrale nei giovani sono ancora ignoti, anche a causa del numero limitato di soggetti giovani inclusi nelle ricerche condotte finora.
È stato quindi avviato uno studio multicentrico internazionale che coinvolge esperti provenienti da 13 differenti Paesi, europei ed extra-europei, al fine di indagare le potenziali associazioni tra diversi fattori ambientali, incluso l’utilizzo dei telefoni cellulari, e i tumori cerebrali.
Lo studio è finanziato dall’Unione Europea e da finanziatori locali nei Paesi extra-europei e prevede, nel giro di 5 anni, di coinvolgere circa 4000 giovani tra i 10 e i 24 anni (di cui la metà affetti da tumore cerebrale e l’altra metà no).
Verrà utilizzato un questionario dettagliato per raccogliere informazioni relative ai fattori demografici, alla storia residenziale e ai fattori di rischio ambientali.
Dopo una fase preparatoria della durata di un anno, nel 2010 partirà la fase di reclutamento dei partecipanti allo studio.