L’efficacia di ticagrelor nella prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti affetti da sindrome coronarica acuta

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Sindrome coronarica acuta

Sindrome coronarica acuta
Sindrome coronarica acuta

AstraZeneca ha recentemente annunciato i principali risultati dello studio PLATO, uno studio clinico di Fase III sulla prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti affetti da Sindrome Coronarica Acuta (SCA), patologia che può manifestarsi con infarto miocardico o angina instabile.

Il PLATO ha dimostrato che ticagrelor, un farmaco antipiastrinico orale, ha raggiunto l’obiettivo primario di efficacia nella prevenzione degli eventi cardiovascolari in maniera statisticamente significativa rispetto a clopidogrel, che rappresenta il trattamento antipiastrinico standard nella SCA. L’obiettivo primario era il tempo alla comparsa del primo evento vascolare compreso tra uno dei seguenti: infarto miocardio, ictus o morte per causa vascolare.


Oltre ai risultati di efficacia, nello studio PLATO ticagrelor ha mostrato un profilo di tollerabilità in linea con i dati osservati negli studi di Fase II. Inoltre, date le dimensioni del campione di oltre 18.000 pazienti valutati, sono in corso ulteriori analisi dei risultati dello studio sugli obiettivi secondari e sui sottogruppi di pazienti.

Questa nuova evidenza scientifica risulta importante in quanto prevenire le recidive, ovvero la ricomparsa dell’evento cardiovascolare (morte per cause cardiovascolari, infarto, ictus), è cruciale nei pazienti colpiti da SCA. Si stima infatti che nei 6 mesi successivi al primo evento cardiovascolare 1 paziente su 3 potrà venire nuovamente ricoverato o subire un nuovo infarto miocardio, che potrebbe essere addirittura letale.

PLATO è uno studio di confronto diretto fra ticagrelor e clopidogrel, disegnato per valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di ticagrelor nei pazienti colpiti da SCA. Lo studio ha coinvolto 18.624 pazienti affetti da SCA in 43 paesi ed è stato coordinato dal Prof. Lars Wallentin, dell’Uppsala Clinical Research Center, in Svezia, e dal Professore Robert Harrington del Duke Clinical Research Institute, Durham NC, in USA.

In Italia, lo studio è stato coordinato dal Prof. Diego Ardissino, Direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. “Sul totale dei pazienti arruolati in tutto il mondo, più di 600 erano italiani, distribuiti su una trentina di Centri clinici.- dichiara il Prof. Ardissino – Si tratta, senza ombra di dubbio, di una partecipazione di grande successo”.

“Le evidenze scientifiche finora disponibili su ticagrelor erano estremamente promettenti ma mancava, ancora, la definitiva dimostrazione che questo farmaco fosse davvero superiore allo standard attuale della terapia della sindrome coronarica acuta.- spiega il Prof. Ardissino -Ecco perché è stato realizzato uno studio così ampio e importante: per disporre di una numerosità sufficiente a confermare con rigore scientifico questa ipotesi”.

“Lo studio è estremamente ben disegnato, anche perchè ha incluso tutto l’ampio spettro dei malati che soffrono di sindrome coronarica acuta, includendo pazienti con o senza alterazione elettrocardiografia – spiega il Prof. Ardissino – In altre parole, oltre ad indagare l’efficacia del farmaco, questo studio potrebbe apportare nuove conoscenze utili per un significativo progresso nel trattamento della sindrome coronarica acuta, una condizione clinica estremamente importante in termini di incidenza e di gravità”.

L’obiettivo di AstraZeneca e del Comitato Esecutivo dello studio PLATO è di sottoporre i dati dello studio ad una rivista medica referenziata (peer-reviewed) e di presentarli al Congresso Annuale della Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology– ESC; 29 Agosto – 2 Settembre 2009).

L’invio della richiesta di approvazione di ticagrelor alle autorità regolatorie rimane fissato per il quarto trimestre del 2009.

I pazienti con SCA possono presentare un sopra-slivellamento del tratto ST durante l’elettrocardiogramma (STEMI, ST-Elevation Myocardial Infarction) o non avere una tale alterazione elettrocardiografica (NSTEMI, Non ST-Elevation Myocardial Infarction, oppure angina instabile).

Adenosina difosfato  (ADP), e A. trifosfato: cicli in una cellula vegetale
Adenosina difosfato (ADP), e A. trifosfato: cicli
Diagramma della sintesi ATP all'interno del mitocondrio
Diagramma della sintesi ATP all'interno del mitocondrio

Ticagrelor è il primo antagonista reversibile orale del recettore dell’adenosina difosfato (ADP) ed è chimicamente diverso dalle tienopiridine come clopidogrel. Inibisce selettivamente P2Y, un recettore bersaglio fondamentale dell’ADP. Il blocco del recettore dell’ADP inibisce l’attivazione e l’aggregazione delle piastrine nel sangue e riduce di conseguenza lo sviluppo e il ripetersi degli eventi trombotici.

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