L’ormone LKB1 può combattere il tumore al seno
Come riporta la rivista Oncogene, un ormone “angelo custode” prodotto dalle cellule adipose può diventare uno strumento per combattere il tumore alla mammella.
I ricercatori dell’Emory’s Winship Cancer Institute hanno infatti scoperto che l’adiponectina, prodotta dalle cellule adipose, può ridurre l’abilità delle cellule tumorali mammarie di migrare e invadere altri tessuti, grazie alla capacità di questo ormone di accendere un gene onco-soppressore denominato LKB1.
Le cellule adipose compongono infatti gran parte del tessuto mammario: alcuni degli ormoni che producono possono stimolare la crescita del tumore. Tra quelli che non hanno questo tipo di effetto, vi è l’adiponectina che anzi sembra proteggere dagli effetti dell’obesità sul metabolismo, cuore e vasi sanguigni: alcuni studi hanno dimostrato infatti che bassi livelli di questo ormone nel sangue sono legati all’aumento del rischio di sviluppare tumore alla mammella.
In base alla scoperta dei ricercatori dell’Emory, una futura strategia terapeutica potrebbe impiegare analoghi dell’adiponectina che possano mimare o massimizzare gli effetti di ciò che già il corpo produce.
Tra i farmaci che già hanno mostrato capacità di stimolare l’adiponectina vi è l’anti-diabete thiazolidinedione, che però ha effetti collaterali importanti su ossa, fegato e cuore, oltre che sulla ritenzione idrica. Una alternativa potrebbe essere la somministrazione diretta dell’ormone o della proteina correlata nota come osmotina.