Un gruppo italiano a capo di una ricerca innovativa sul cancro, con un’insolita accuratezza
Il Dott. Daniele Regge e un team di ricercatori Italiani presentano la prima ricerca sull’accuratezza diagnostica della Colonoscopia Virtuale come test di prevenzione in soggetti a rischio aumentato.
Torino – Ogni anno in Europa il cancro colo-retto responsabile di 210.000 decessi, di cui circa 20.000 in Italia. La caratteristica di lenta crescita rende questo tipo di tumore un candidato ideale per programmi di prevenzione. La colonscopia virtuale inserita nelle linee guida internazionali come test valido per la prevenzione del carcinoma colon rettale nei soggetti oltre i 50 anni che non hanno fattori di rischio per questo tumore. Oggi, grazie a una nuova ricerca condotta dal Dott. Daniele Regge, da un gruppo di esperti dell’IRCC (Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro) e di altri prestigiosi centri medici italiani ed europei, sarà possibile offrire anche a individui con rischio aumentato di contrarre il cancro del colo-retto un’alternativa alla colonscopia meno invasiva, meglio tollerata e con una buona precisione diagnostica.
Il Dott. Regge dell’IRCC di Candiolo-Torino e colleghi hanno studiato l’accuratezza diagnostica della colonscopia virtuale nell’identificazione delle neoplasia avanzate del colon in soggetti asintomatici con un rischio aumentato di contrarre il cancro del colon-retto utilizzando come riferimento la colonscopia tradizionale.
Questo studio multicentrico stato pubblicato su JAMA, la prestigiosa rivista professionale dell’American Medical Association, nel numero del 17 Giugno. La ricerca ha gi ottenuto l’attenzione della stampa internazionale.
Lo studio include individui con un rischio aumentato di contrarre il cancro colo-rettale per storia familiare, per storia personale di precedenti adenomi o per un risultato positivo al test della ricerca del sangue occulto fecale, eseguito nell’ambito di un programma di screening regionale. Nei 3 anni dello studio sono stati arruolati 1103 individui in 11 centri italiani e in 1 centro belga. La colonscopia virtuale identificava 151 soggetti su 177 positivi per adenomi o cancri (sensibilità 85.3%) e classificava correttamente 667 su 760 negativi (specificità 87.8%); valori predittivi positivo 61.9% e negativo 96.3%.
La colonscopia virtuale una tecnica di studio del colon-retto che utilizza dati ottenuti da un esame di tomografia computerizzata (o TAC), effettuato dopo aver introdotto aria nell’intestino tramite una piccola sonda rettale. Le immagini ottenute sono inviate ad una stazione di lavoro ed elaborate con software dedicato che consente di produrre immagini bi e tridimensionali dell’interfaccia mucosa-lume. Il radiologo ha la possibilità di osservare le ricostruzioni e di navigare virtualmente nel lume colico; i polipi ed i tumori sono riconosciuti in quanto sporgono nel lume intestinale o perché riducono l’ampiezza del lume e determinano un ispessimento delle pareti. Al contrario della colonscopia tradizionale, la colonscopia virtuale non richiede l’uso di un purgante ma di un semplice idratante delle feci; per essere preparato sufficiente che il paziente beva una piccola quantità di mezzo di contrasto a base di iodio prima dell’esame. Per questo motivo l’esame virtuale generalmente meglio accettato di quello tradizionale.
I ricercatori concludono che la colonscopia virtuale una potenziale alternativa alla colonscopia tradizionale nello screening di individui con una storia familiare o personale di neoplasia avanzata del colon-retto. La colonscopia virtuale meglio accettata della colonscopia tradizionale e pi sicura. Per questo essa può servire ad aumentare l’adesione di questi individui a programmi di prevenzione considerando che la bassa adesione il principale fattore negativo e influisce sull’efficacia dei programmi di prevenzione.
Per maggiori informazioni:
Dott. Daniele Regge +39 011.9933.367;
oppure email a Susan Eppel Caroppo