L’ereditarietà genica gioca un ruolo chiave nel tumore ai testicoli
Variazioni o mutazioni specifiche nel gene PDE11A sono in grado di accrescere negli uomini il rischio di tumore al testicolo.
È quanto emerge da una ricerca condotta al National Institutes of Health, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cancer Researh.
“Le mutazioni non causano il cancro direttamente, ma sembra che incrementino la suscettibilità individuale di sviluppare un tumore”, fa sapere Constantine Stratakis, una delle autrici dello studio, responsabile del Dipartimento di Endocrinologia e Genetica del NIH.
“Circa una su cinque delle famiglie che abbiamo studiato presentava una variazione nel gene che influenzava il suo funzionamento”. Studiare come la disruzione nell’enzima PDE11A conduce a un accresciuto rischio di formazioni tumorali può aiutare i ricercatori a identificare altre proteine che giocano un ruolo chiave in questo tipo di tumore.
I tumori del testicolo, rari in quanto rappresentano l’1% del totale e il 3-10% di quelli che colpiscono l’apparato urogenitale maschile, sono originati da cellule germinali (quelle che danno origine agli spermatozoi) non ancora specializzate.
Sono costituiti per metà dai cosiddetti seminomi, caratterizzati dalla trasformazione maligna delle cellule germinali e per l’altra metà dai non seminomi, che a loro volta, includono quattro diversi tipi di tumore (i carcinomi embrionali, i coriocarcinomi, i teratomi e i tumori del sacco vitellino, quella parte associata all’embrione che contiene materiale di riserva per il suo nutrimento).