Ricercatori di Potsdam ottengono la prima proteina liquida
La prima proteina liquida è stata ottenuta da ricercatori del Max-Planck-Institut per i colloidi a Potsdam, in Germania, e dall’Università di Bristol. Il risultato – annunciato in un articolo pubblicato sulla rivista “Angewandte Chemie” a firma Stephen Mann, Adam Perriman e Helmut Cölfen – apre le porte alla possibilità di un vasto numero di applicazioni mediche e industriali, dalla produzione di farmaci di maggiore efficacia fino a quella di lubrificanti e refrigeranti proteici. Il lavoro appena pubblicato riguarda la ferritina, ma i ricercatori hanno successivamente applicato la loro tecnica anche a molecole di emoglobina e mioglobina, proteine che fungono da trasportatrici dell’ossigeno nel corpo, dimostrando che il metodo può essere applicato in modo generale.
I ricercatori sono riusciti in particolare ad attaccare alla superficie di molecole di ferritina gruppi amminici caricati positivamente che a loro volta fungono da siti di legame per un surfettante polimerico, creando una struttura formata da un nucleo della proteina originaria da cui si dipartono lunghi “capelli”. Il composto ferritina-polimero è un solido che inizia a fondere a 30° per raggiungere uno stato perfettamente fluido a 50°.
“Si tratta di un risultato esaltante per il suo significato rispetto alla comprensione di componenti nanostrutturati che comprendano liquidi. Inoltre, rappresenta una possibile via verso un nuovo stato della materia biomolecolare, e potrebbe avere numerose applicazioni interessanti.Speriamo di riuscire a esplorarne alcune, per esempio nel campo delle tecnologie biomediche e in quelle dei sensori, nel corso dei prossimi cinque anni”, ha dichiarato Stephen Mann, uno dei direttori della ricerca.