Cancro al seno: due anni per la nuova cura

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Una nuova scoperta di un team internazionale di ricercatori potrebbe portare a una potenziale cura per il cancro al seno entro due anni. I ricercatori, infatti, hanno scoperto che questo tipo di cancro manipola delle molecole dette ‘MicroRNA’. “Sfruttando i MicroRNA, le cellule maligne del cancro si diffondono al resto del corpo”, ha spiegato Justin Stebbing, oncologo del London’s Imperial College e a capo dello studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. “Se riuscissimo a bloccare questo processo – ha continuato – il cancro non potrebbe espandersi e il tumore si arresterebbe”. Per i ricercatori, questo sistema potrebbe esser pronto per l’applicazione sull’uomo in 2 anni. “Non esistono attualmente dei medicinali che impediscano il processo, ma da adesso in poi e’ possibile svilupparli”, ha detto Stebbing. “Questa e’ una nuova cura potenziale per il cancro al seno”, ha continuato.

 

Un passo indietro, 2007, da Molecularlab.it

 

Scoperto micro-RNA che causa le metastasi Le cellule tumorali in metastasi hanno livelli molto alti del microRNA-10b

Su Nature è stato pubblicato uno studio che conferma la relazione tra microRNA e cancro. I microRNA sono piccolissime molecole di acido nucleico (di circa dodici lettere) che sono coinvolte nella produzione delle proteine. Alcune ricerche hanno già dimostrato che esiste una relazione tra livelli anomali di microRNA e cancro e cioè che alcuni microRNA inducono cellule normali a dividersi rapidamente e formare tumori, ora è dimostrato che i microRNA hanno anche una relazione con la formazione di metastasi. Il nuovo studio, condotto dai biologi Robert Weinberg e Li Ma del Whitehead Institute for Biomedical Research (Cambridge), ha scoperto che a causa dell’aumento di un particolare microRNA, chiamato microRNA-10b, le cellule tumorali del seno si allontanano per colonizzare tessuti anche molto distanti dal sito di origine. La ricercatrice Li Ma ha analizzato i 29 microRNA che, nei tessuti colpiti da tumore, presentano livelli differenti rispetto agli standard. Ha confrontato quindi ha la loro produzione in due gruppi di cellule tumorali, con e senza metastasi, e ha osservato che le cellule in metastasi contengono livelli molto più alti del microRNA-10b. Successivamente Li Ma ha indotto artificialmente alcune cellule tumorali a produrre grandi quantità del microRNA-10b e le ha iniettate in ghiandole mammarie di topi che hanno presto sviluppato tumori al seno con metastasi. In seguito i ricercatori hanno anche cercato si individuare un fattore in grado di bloccare l’azione di questo microRNA e hanno scoperto che aumentando i livelli del gene HoxD10 nelle cellule tumorali alterate, queste perdono l’abilità di muoversi e invadere altri tessuti.


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