Colesterolo del ‘terzo tipo’ minaccia la salute a tavola
Si nasconde in cibi fritti e alimenti industriali, soprattutto nei prodotti da fast-food. A minacciare il cuore arriva il colesterolo ‘del terzo tipo’: si chiama ossicolesterolo e, più ancora dell’ormai noto colesterolo ‘cattivo’ Ldl (opposto al ‘buono’ Hdl), aumenta i livelli totali di grasso nel sangue e favorisce la formazione di ‘tappi’ nelle arterie. A mettere in guardia gli amanti del cibo spazzatura sono gli scienziati cinesi che negli Usa, al meeting dell’American Chemical Society, hanno presentato uno studio sul nuovo nemico a tavola.
Gli addetti ai lavori sanno da tempo che l’ossidazione dei grassi produce l’ossicolesterolo. Una sostanza che spesso le aziende alimentari producono intenzionalmente sotto forma di acidi grassi cosiddetti ‘trans’ o di oli vegetali parzialmente idrogenati, utilizzati per migliorare consistenza, sapore e stabilità dei cibi lavorati. La ricerca firmata dal gruppo di Zhen-Yu Chen della Chinese University di Hong Kong, però, è una delle prime che confronta gli effetti dell’ossicolesterolo e del colesterolo non ossidato sui livelli complessivi di colesterolo nel sangue.
Ebbene, in un esperimento sui criceti gli scienziati del Dragone hanno dimostrato che una dieta ricca di ossicolesterolo, rispetto a un’alimentazione con colesterolo non ossidato, aumenta i livelli di colesterolo totale del 22%. Con tutti i relativi pericoli per le arterie: le ‘autostrade del sangue’ perdono elasticità, avverte Chen, e rischiano ‘blocchi’ che possono provocare infarti e ictus.
La ricetta cinese per contrastare gli effetti del colesterolo del terzo tipo? Fare il pieno di antiossidanti, riempiendo il piatto di frutta, verdura, pesce, cereali, erbe e spezie alleate di salute.
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