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Nessuno ci aveva pensato prima, ma una equipe americana ha avuto l’intuizione: il grasso eliminato con gli interventi di liposuzione, di solito all’addome e alle gambe, puo’ essere un’ottima fonte di cellule staminali. Gli scienziati della facolta’ di medicina della Stanford University, in California, hanno scoperto infatti che le cellule del grasso immature che si trovano nel materiale rimosso durante la liposuzione si potevano facilmente trasformare nelle preziose cellule iPS, ovvero le staminali pluripotenti indotte.
Secondo i ricercatori della Stanford, queste cellule derivate dalla liposuzione sono piu’ facili da manipolare di quelle della pelle di solito utilizzate per fabbricare le iPS. Le cellule iPS si ottengono usando dei geni che le riportano indietro allo stato di cellule immature e plasmabili, cosi’ possono essere guidate a trasformarsi in ogni tipo di tessuto o organo necessario. “Queste cellule estratte dal grasso della liposuzione non sono molto differenziate, percio’ e’ piu’ facile riportarle a uno stadio precedente del loro sviluppo”, afferma Ning Sun, che ha diretto lo studio, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences. “Sono piu’ simili alle cellule staminali embrionali rispetto ai fibroblasti”. I fibroblasti, o cellule della pelle, richiedono piu’ lavoro per essere riprogrammate, spiega un altro scienziato che ha lavorato alla ricerca, il Dr. Joseph Wu: “Devono essere coltivate in laboratorio per tre settimane o piu’ prima di essere programmate per diventare il tessuto desiderato. Invece le cellule staminali del grasso sono gia’ pronte per essere utilizzate”.

AGI Salute

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