Dopo 50 anni la contraccezione diventa “bio”: arriva in Italia la prima pillola naturale.
Da oggi è disponibile anche in Italia la prima pillola disegnata intorno alla donna. Si chiama Klaira. Naturale, perché rilascia l’estradiolo, lo stesso estrogeno prodotto dal corpo femminile. “Bio” perché, dopo mezzo secolo di ricerche, si è sostituito il derivato sintetico, l’unico utilizzato finora, con una sostanza esattamente identica a quella rilasciata normalmente dall’organismo.
“Un’innovazione che tutti noi aspettavamo – ha affermato la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano nell’ambito del Congresso della Società Europea di Ginecologia che si apre oggi a Roma.
“Si tratta di una pillola che apre nuovi orizzonti per tutte le donne in età fertile – ha continuato la prof.ssa Rossella Nappi, ginecologa dell’Università di Pavia – Il buon controllo del ciclo mestruale, abbinato ad un’elevata sicurezza contraccettiva, ad un’alta tollerabilità e al ridottissimo impatto metabolico, la rendono infatti una valida scelta a tutte le età”.
Ma come agisce? “Con un mix a dosaggio flessibile di estradiolo valerato e dienogest, un progestinico già ampiamente impiegato con successo per il suo potente effetto sull’endometrio – ha spiegato la prof.ssa Franca Fruzzetti, ginecologa della clinica universitaria dell’Ospedale S. Chiara di Pisa – Ogni confezione è composta da 28 compresse: 26 a base dei due ormoni, variamente combinati, più due placebo, così da assicurare un’assunzione continuativa e ridurre le dimenticanze”.
Questa pillola si presenta quindi come una nuova opzione anticoncezionale che risponde alle perplessità di chi, oltre l’80% delle italiane, è tuttora restio verso la pillola. Il nostro Paese infatti resta il fanalino di coda in Europa, con una media di utilizzatrici del 16,2%, a fronte del 50% in Olanda, del 40% in Francia e Portogallo o del 30% della Svezia. Dopo di noi, solo la Grecia.
“Scegliere l’anticoncezionale giusto non è semplice: le donne sono esigenti ed hanno molti timori, spesso infondati – ha continuato la Graziottin – Oggi una su due tra i venti e i ventinove anni e due su tre oltre i trenta ci chiedono un prodotto naturale, che considerano più rispondente alle loro esigenze. Per la gran parte di loro questa nuova pillola sarà la giusta risposta”.
Sono proprio la variabilità del dosaggio e la combinazione con il dienogest ad aver permesso a questa nuova pillola di riuscire dove tutti i precedenti tentativi avevano fallito. Fino ad oggi infatti, utilizzare l’estradiolo, l’ormone che il corpo riconosce come proprio, era risultato impossibile poiché non assicurava un sufficiente controllo del ciclo. Questa nuova pillola rappresenta il capostipite di una nuova classe di estroprogestinici per via orale, con potenzialità del tutto peculiari.
“Per la prima volta sono disponibili dati clinici di sicurezza contraccettiva e tollerabilità in tutte le fasce dell’età fertile, dai 18 ai 50 anni – ha affermato il prof. Vincenzo De Leo, ginecologo all’Università di Siena -. Il 79,4% delle donne arruolate in uno studio di confronto si dichiara soddisfatto di questo nuovo contraccettivo e l’aderenza al trattamento è risultata del 97,1%. E, più accurata è la personalizzazione, maggiore sarà la soddisfazione fisica ed emotiva. È fondamentale comprendere l’importanza di questo meccanismo di ricompensa e capire che ogni persona ha proprie esigenze e resistenze. Che possono magari renderla diffidente nei confronti di una pillola percepita come “estranea”. È soprattutto a loro che pensiamo come potenziali utilizzatrici di questo strumento integrativo e innovativo del nostro ventaglio di scelta”.
La protezione da gravidanze indesiderate è garantita e pari a quella delle altre pillole oggi in commercio. I principali vantaggi extra-contraccettivi riguardano invece la migliore stabilità ormonale grazie al minore intervallo senza ormoni (solo 2 giorni invece dei 7 delle pillole “convenzionali”), il controllo del ciclo in particolare in caso di mestruazioni abbondanti, prolungate o frequenti – con un ridotto numero di giorni di sanguinamento e flussi più brevi e più leggeri – e un minor impatto metabolico, proprio perché l’estrogeno utilizzato è quello che il corpo femminile conosce da millenni.
“La contraccezione è un tema centrale del nostro meeting – ha concluso Andrea Genazzani, professore al Dipartimento di Medicina della Procreazione dell’Università di Pisa e presidente del Congresso – per questo siamo particolarmente felici che l’annuncio di questa nuova formulazione giunga proprio da qui. In settembre viene introdotta e resa disponibile in circa 20 paesi europei: una conquista che testimonia il costante impegno di noi professionisti nella messa a punto di molecole e combinazioni sempre più affinate e rispettose del corpo femminile, dal menarca fino alla menopausa”.
La nuova pillola si trova da oggi nelle farmacie italiane dopo il lancio, nelle settimane scorse, in Germania, Inghilterra e altre nazioni, dove sta riscuotendo unanimi consensi.