Sequenziato genoma peronospora: adesso studi sulla struttura aggressiva e lotta biologica.
La nuova mappa genetica consentirà di spiegare perché il patogeno è così aggressivo e, su tempi più lunghi. di incrociare le specie vegetali in modo da ridurre l’uso di pesticidi
Un’ampia collaborazione internazionale di ricerca guidata dal Broad Institute della Harvard University e dal MIT di Boston è riuscita a sequenziare l’intero genoma di uno dei più famosi agenti patogeni della storia umana, che causò la storica carestia delle patate in Irlanda negli anni quaranta dell’Ottocento. Il risultato, illustrato in un ampio articolo sulla rivista “Nature”, è ritenuto prezioso per contrastare la recrudescenza della malattia che ogni anno nel mondo causa danni all’agricoltura per circa 7 miliardi di dollari. “Gl i scienziati hanno studiato questo patogeno per 150 anni: esso ha causato la più grave carestia nella storia e rappresenta ancora un problema mondiale che costa miliardi di dollari.” James Carrington, docente e direttore del Center for Genome Research and Biocomputing della Oregon State University e collaboratore del progetto. “Ancora oggi rappresenta uno dei patogeni con il maggior costo per ettaro con cui gli agronomi devono fare i conti .
Il patogeno in questione, denominato Phytophthora infestans e noto anche con il nome comune di peronospora, colpisce le piante della famiglia delle solanacee, in particolare patate e pomodori. Nel corso della storia ha causato numerose epidemie tra cui quella che colpì le patate irlandesi determinando la morte di circa un milione di persone e un’enorme ondata immigratoria negli Stati Uniti.
Nel breve periodo, la nuova mappa genetica consentirà, nelle intenzioni dei ricercatori, di spiegare perché il patogeno sia così aggressivo, virulento e persistente. In una prospettiva temporale più ampia, invece, consentirà di incrociare in modo migliore le specie vegetali, così da ridurre così i pesticidi.
“Finora, parte del problema era che sono state identificate e coltivate varietà di patate resistenti alla peronospora, che però non sono quelle adatte al mercato”, ha continuato Nik Grunwald,docente di patologia vegetale dell’Agricultural Research Service dell’USDA. “La grande maggioranza delle patate consumate nel mondo sono ancora della varietà Russet, poco costose e molto diffuse, apprezzate soprattutto per la possibilità della preparazione delle patatine fritte: questa varietà, per esempio, è molto esposta all’infezione; ricordiamo che le patate rappresentano un’alternativa importante alla coltivazione di cereali.”