Tumore al seno: diagnosi precoce, intervento tempestivo

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Niente liste d’attesa per le donne che scoprono il tumore al seno con la diagnosi precoce e che devono sottoporsi a intervento chirurgico: la proposta e’ stata lanciata oggi dal direttore generale dell’Istituto Pascale di Napoli, Tonino Pedicini, nel corso del convegno ‘La lotta ai tumori al seno’. Un ulteriore incentivo, ha spiegato, affinche’ le donne siano sempre piu’ attente a effettuare i periodici controlli al seno. ”In Campania ci sono 828 decessi annui – ha spiegato Pedicini – e il tumore alla mammella e’ una delle principali cause di morte per le donne. Con una diagnosi preventiva e corretta siamo in grado, in molti casi, di garantire la sopravvivenza delle pazienti”.
Pedicini ha spiegato che il prossimo obiettivo della Sanita’ campana deve essere quello di dividere in maniera razionale le competenze tra le strutture territoriali anche per evitare la migrazione dei pazienti in altre regioni che al momento raggiunge picchi di quasi il 13%. Secondo quanto ha aggiunto il coordinatore delle ‘Breast unit’ della Campania Giuseppe D’Aiuto, sono oltre 40mila i nuovi casi di tumore al seno in Italia. ”Tra il 2000 e il 2005 – ha detto D’Aiuto – il cancro alla mammella ha avuto un incremento di quasi il 30% tra le donne tra i 25 e i 44 anni”. Dati allarmanti, ma fa ben sperare, hanno spiegato gli organizzatori del convegno, la sempre maggiore attenzione sull’argomento di donne, in particolare giovani. ”Il Pascale ha dimostrato grande capacita’ di coordinamento per tutto il suo settore specifico – ha detto l’assessore regionale alla Sanita’ Mario Santangelo – Bisogna puntare sulla prevenzione e sulla scoperta precoce delle neoplasie. In questo modo siamo in grado di portare le pazienti alla guarigione nella quasi totalita’ dei casi”. Dello stesso parere il commissario regionale dell’Asl Napoli 1, Maria Grazia Falciatore, che ha sottolineato la necessita’ di ”impiegare le risorse in maniera integrata per creare delle reti che possano offrire il meglior servizio possibile ai pazienti sia per la prevenzione che per cura dei tumori”. Screening preventivo anche per le piu’ giovani e’ la proposta del direttore scientifico del Pascale, Aldo Vecchione. ”Le pazienti under 40 sono la sfida del futuro – ha detto Vecchione – Lo screening preventivo per le fasce di eta’ tra i 22 e i 28 anni non esiste, ma bisogna investire anche se significa un aumento dei costi per il sistema sanitario”. In mattinata e’ stata consegnata una targa al merito al presidente della commissione regionale Sanita’ Angelo Giusto, per aver preparato la legge sulle Breast unit. (ANSA)

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