Un nuovo antigene attivato chimicamente potrebbe velocizzare lo sviluppo del vaccino anti-HIV

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proteina_gp120

Diagramma ruolo proteina GP120

Diagramma ruolo proteina GP120
Diagramma ruolo proteina GP120

Alcuni ricercatori dell’University of Texas Health Science Center di Houston, impegnati nello sviluppo di un vaccino anti-HIV, hanno reso noto di aver creato il primo antigene in grado di indurre anticorpi capaci di bloccare l’infezione delle cellule umane da diversi ceppi di virus HIV. Il nuovo antigene differisce dai precedenti poiché, costruito su una regione costante per ogni ceppo di HIV, è anche in grado di indurre la produzione di anticorpi adatti a riconoscerlo in modo covalente.

La ricerca sarà pubblicata sul numero di novembre del Journal of Biological Chemistry.
Per realizzare l’antigene, è stata impiegata una forma chimicamente attivata della proteina virale gp120 per stimolare nel topo la produzione di anticorpi monoclonali in grado di bloccare l’infezione di cellule umane da diversi ceppi di virus HIV. Gli stessi anticorpi possono essere rilevati nelle persone che, pur HIV positive, non sviluppano la malattia. Il prototipo del vaccino è stato costruito sull’evidenza scientifica che alcuni aminoacidi (dal 421 al 433) rimangono costanti, nella proteina gp120, per l’attacco e l’infezione ai linfociti T. E’ proprio contro questa regione, considerata il tallone d’Achille di HIV, che gli anticorpi vanno ad agire.

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