Un nuovo approccio nella cura dei sarcomi senza uso di bisturi

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cellule sarcoma

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I sarcomi sono tumori del tessuto connettivo. I sarcomi dei tessuti molli nell’adulto, in particolare, sono forme tumorali che si sviluppano a seguito di una formazione di cellule dannose all’interno di un tessuto molle. Ora, un recente studio offre nuove speranze nella cura di questi sarcomi.

I ricercatori tedeschi del Klinikum Grosshadern Medical Center presso l’Università di Monaco, hanno scoperto che i pazienti trattati con questo metodo terapico ha il 30% in più di probabilità di guarire e sopravvivere al cancro quasi tre anni dopo l’inizio del trattamento.
L’innovativa tecnica del calore messa a punto dall’oncologo prof. Rolf Issels, offre più del doppio di possibilità di rispondere meglio anche ai trattamenti chemioterapici senza aumentarne la tossicità.

Conosciuta anche come Ipertermia regionale, la tecnica utilizza un concentrato di energia elettromagnetica per scaldare il tessuto in e intorno al tumore tra i 40° e 43° C.

Il calore non solo uccide le cellule tumorali, ma sembra anche far lavorare meglio la chemioterapia, rendendo le cellule tumorali più sensibili. Si migliora anche il flusso di sangue, che consente alla chemioterapia di essere più efficace.

Lo studio di fase III ha coinvolto 341 pazienti in trattamento presso diversi centri in Europa e negli Stati Uniti, tra luglio 1997 e novembre 2006, per sarcomi dei tessuti molli di stadio avanzato che erano ad alto rischio di recidiva e diffusione.
Oltre la metà dei tumori erano situati nell’addome, mentre gli altri erano nelle braccia e nelle gambe. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a chemioterapia prima e dopo l’eventuale intervento chirurgico e radioterapico. Metà delle persone prese a caso nel gruppo ha ricevuto il trattamento termico mirato in combinazione con la chemioterapia.
Dopo un follow-up medio di 34 mesi, solo 153 pazienti (44,9%) in totale erano morti. Secondo i dati acquisiti, i ricercatori suggeriscono che coloro che sono stati oggetto della terapia del calore hanno avuto il 44% di probabilità in meno di morire durante il follow-up rispetto a chi è stato curato con la sola chemioterapia.

Nella relazione presentata il 22 settembre 2009 all’Europe’s Largest Cancer Congress dell’ESMO (European Society for Medical Oncology) ed ECCO (European Cancer Organisation) il prof. Issels ha dichiarato che «questi risultati forniscono una nuova opzione di trattamento standard e crediamo che essi possano cambiare il modo in molti specialisti trattano questi tumori. Ma le implicazioni di questi risultati sono di più ampia portata. Questa è anche la prima prova evidente che la terapia del calore mirata aggiunge alla chemioterapia. Ci aspettiamo che i nostri risultati incoraggeranno altri ricercatori a testare l’approccio su altri tumori locali avanzati. La terapia mirata del calore ha già mostrato risultati promettenti nei cancri del seno ricorrenti e nel cancro cervicale localmente avanzato in combinazione con radiazioni. Studi per associarla con la chemioterapia su altri tumori localizzati, come quelli del pancreas e del retto sono in corso».
Il prossimo passo, dichiarano gli scienziati, è quello di scoprire se la terapia del calore mirata può svolgere un ruolo nello stimolare il sistema immunitario ad attaccare il cancro in maniera più efficace. Recenti studi sulla terapia da shock termico sulle proteine hanno indicato che possono attivare il sistema immunitario contro la malattia.

Source: Europe’s Largest Cancer Congress 2009


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