Un nuovo strumento per eseguire i Pap Test e analizzare le cellule tumorali
Si chiama ThinPrep 5000 e con i suoi 80 centimetri di larghezza e 50 di altezza è un concentrato di efficienza, precisione e affidabilità nell’esame dei campioni citologici, come il Pap Test. Il nuovo strumento è stato recentemente acquistato dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, unico ospedale italiano insieme a quello di Prato a poter usufruire di questa nuova tecnologia.
ThinPrep permette, attraverso l’utilizzo di uno speciale liquido e la creazione di un rapido moto circolare, di allestire i vetrini per le analisi distribuendo le cellule su un unico strato. In questo modo le cellule non vengono oscurate da altre cellule sovrapposte, migliorando la specificità e la sensibilità dell’esame. Inoltre la componente cellulare che resta nel liquido può essere usata per altri test, come la ricerca di marcatori tumorali.
“Lo strumento si basa sul principio della sospensione liquida delle cellule – ha commentato Massimo Barberis, primario dell’Anatomia Patologica degli Ospedali Riuniti -, che consente di osservare le cellule in monostrato, elemento essenziale per eseguire un accurato studio morfologico ed evitare che cellule sane vadano a coprire eventuali cellule malate. Il principio della sospensione liquida non è una novità, ma prima di ThinPrep la tecnica è sempre stata applicata in strumenti non del tutto automatizzati. L’automazione è invece essenziale per il nostro lavoro: consente di lavorare di più e meglio, perché ci permette di utilizzare questa tecnica in un maggior numero di casi, secondo procedure standardizzate e con tempi notevolmente ridotti.”
Due i principali campi di applicazione del nuovo strumento: i Pap Test e le analisi delle cellule tumorali. Nel primo caso contribuirà ad una migliore definizione delle alterazioni cellulari e della presenza o meno del Papilloma Virus (HPV), principale causa dei tumori al collo dell’utero. Nel secondo caso la nuova tecnologia sarà utilizzata per l’analisi di campioni di cellule prelevati da pazienti con patologia oncologica non operabile, per ottenere con metodiche poco invasive diagnosi accurate e parametri predittivi di risposta ai moderni farmaci anti-tumorali.
“Vogliamo offrire il massimo delle possibilità diagnostiche con i minori disagi possibili per il paziente – ha commentato Claudio Sileo, Direttore Sanitario degli Ospedali Riuniti – Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo associare la nostra esperienza e competenza alla tecnologia in modo da ottenere il massimo da entrambe. ThinPrep ci permette con un solo prelievo di eseguire più indagini contemporaneamente e con il massimo della precisione, facilitando anche la collaborazione tra le varie unità coinvolte nell’esecuzione delle indagini diagnostiche.”
Completamente automatizzato, ThinPep riesce ad allestire 35 campioni all’ora per un totale di 280 analisi al giorno. Può contare su un sistema di codici a barre che consente di verificare il corretto abbinamento tra il paziente e il campione, eliminando così le possibilità di errore. Se gli identificativi di fiala e vetrino non corrispondono, la macchina non procede all’analisi e passa al campione successivo.
In caso di coincidenza invece la fiala viene fatta ruotare all’interno di una soluzione creando un vortice sufficientemente energico da disperdere i detriti, ma allo stesso tempo abbastanza delicato da non alterare la morfologia cellulare. All’interno della fiala viene quindi inserito un apposito filtro che consente di raccogliere le cellule sulla sua superficie. Il filtro viene quindi capovolto e appoggiato su un vetrino, in modo da creare un’area circolare di circa 20 mm di diametro, su cui le cellule aderiscono in numero sufficiente e in maniera omogenea.