Alzheimer: tra i segnali d’allarme NON c’è la memoria ‘saltellante’

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Una memoria che zoppica non è la prima spia del morbo di Alzheimer. Uno studio dell’Università del Kansas (Usa) ha scoperto che un improvviso declino di altre capacità del pensiero o dell’apprendimento può costituire un segnale d’allarme anni prima della diagnosi. In particolare, sembra che a ‘saltare’ per prime siano abilità come quelle necessarie per leggere una mappa o completare un puzzle. Lo studio, pubblicato sugli ‘Archives of Neurology’, può aiutare i medici a identificare segni di Alzheimer a uno stadio precocissimo, cruciale affinché i farmaci oggi disponibili abbiano un impatto significativo.

La ricerca è basata sull’analisi di 444 persone, 134 delle quali nel corso dello studio hanno sviluppato una demenza. Tutti sono stati sottoposti a test regolari sulle abilità mentali, per consentire ai ricercatori di ricostruire le tappe del manifestarsi dell’Alzheimer.

Così i risultati hanno mostrato che le abilità visuospaziali – necessarie per percepire la distanza tra gli oggetti – inizia a declinare rapidamente tre anni prima della diagnosi. Mentre un calo generale nelle capacità mentali è stato osservato l’anno successivo. Invece il declino della memoria non si è manifestato nei pazienti fino a un anno prima della diagnosi clinica.

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