Diabete: varianti genetiche incidono sulla risposta ai farmaci
Una equipe britannica ha scoperto che i pazienti diabetici con una precisa variante genetica rispondono meglio alle cure con i farmaci chiamati sulfoniluree rispetto ai pazienti senza quella variante. Le sulfoniluree erano infatti tre volte piu’ efficaci nei pazienti con diabete di tipo 2 portatori di due varianti del gene CYP2C9.
Le sulfoniluree sono usate per correggere i livelli di glucosio nel sangue e ridurre il rischio di complicazioni come le malattie cardiache. Lo studio, condotto dal Diabetes Research Group della University of Dundee, ha esaminato 1.073 persone malate di diabete per 18 mesi. In base ai risultati, sei pazienti ogni 100 erano portatori delle due varianti del gene CYP2C9 e avevano 3,4 volte piu’ probabilita’ di raggiungere un livello ottimale di glucosio nel sangue rispetto alle persone senza le varianti. “Per la prima volta abbiamo dimostrato l’impatto delle varianti del gene CYP2C9 sulla risposta ai farmaci contro il diabete”, afferma il dottor Ewan Pearson, che ha diretto l’equipe della Dundee University. “E’ un importante passo in avanti nella medicina personalizzata, in grado di usare le informazioni genetiche per personalizzare le cure dei pazienti con diabete di tipo 2”. Il dottor Iain Frame, direttore della ricerca di Diabetes Uk, ribadisce: “Questo studio e’ importante perche’ dimostra l’effetto delle variazioni genetiche e guida i medici nel decidere quale cura farmacologica e’ la migliore per le persone affette da diabete di tipo 2. Il gene CYP2C9 produce un enzima che scompone le sulfoniluree nel fegato. Nelle persone con le variazioni genetiche, l’enzima e’ meno attivo e cio’ potrebbe spiegare la maggior risposta a quei farmaci”.