I Nobel per la medicina o la fisiologia

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telomerase

Attribuito agli americani Elizabeth H. Blackburn, Carol W. Greider e Jack W. Szostak per la scoperta di “come i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall’enzima telomerasi”.

“Per la scoperta di come i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall’enzima telomerasi”, i Nobel per la medicina o la fisiologia sono stati assegnati quast’anno a Elizabeth H. Blackburn, Carol W. Greider e Jack W. Szostak.

I telomeri, sono sottostrutture del DNA poste all’estremità dei cromosomi che favoriscono la stabilità genetica e hanno un ruolo molto importante nell’invecchiamento cellulare e nelle malattie. I telomeri si accorciano naturalmente a ogni replicazione cellulare, e la loro lunghezza può servire per determinare l’età biologica dell’organismo: quando essi sono troppo corti, la cellula smette di replicarsi e va incontro all’apoptosi.

La telomerasi è un enzima che che è in grado di aggiungere ripetute copie di brevi sequenze di DNA ai telomeri. La telomerasi è attiva in cellule che si devono riprodurre frequentemente, come quelle staminali embrionali, ma nelle cellule adulte normali è quasi sempre disattivata per evitare il rischio di una pericolosa deriva proliferativa della cellula.


Le cellule cancerose sono caratterizzate dalla capacità di riattivare la telomerasi, e ciò consente a esse di riprodursi indefinitamente, e di raggiungere una sorta di “immortalità”.

La scoperta dei telomeri e della telomerasi ha significative implicazioni per lo sviluppo di trattamenti che combattano l’invecchiamento e le malattie a esso correlate. Trovando il modo di riattivare la telomerasi in condizioni controllate – per evitare appunto il rischio di tumori – sarebbe possibile infatti indurre alcune cellule a riprendere a dividersi, così da produrre tessuti più giovani e sani.

Jack W. Szostak, nato a Londra, in Gran Bretagna nel 1952, è cresciuto in Canada, dove ha studiato alla McGill University a Montreal, per poi passare alla Cornell University a Ithaca, New York. Ricercatore presso la Harvard Medical School fino al 1979, da quell’anno lavora e insegna al Massachusetts General Hospital a Boston. Fa anche parte dello Howard Hughes Medical Institute.

Sul numero di novembre di “Le Scienze” apparirà un articolo proprio di Szostak sull’origine della vita sulla Terra, in cui spiega come da studi sulla materia inanimata arrivano nuovi indizi sull¹origine dei primi organismi

Per “Le Scienze” Jack W. Szostak in precedenza aveva già scritto, con Andrew W. Murray, Cromosomi artificiali (in «Le Scienze», n. 233, gennaio 1988): In origine l’ingegneria genetica si limitava alla manipolazione di singoli geni, mentre oggi gli stessi procedimenti permettono di produrre interi cromosomi artificiali dei quali è possibile studiare il comportamento.

Elizabeth H. Blackburn, che ha cittadinanza sia statunitense che australiana, è nata nel 1948 a Hobart, in Tasmania. Laureatasi all’Università di Melbourne, si è specializzata presso l’Università di Cambridge, in Gran Bretagna, e quindi alla Yale University. Già docente all’Università della California a Berkeley, dal 1990 insegna all’Università della California a San Francisco.

Carol W. Greider, nata nel 1961 a San Diego, in California , ha studiato prima all’Università della California a Santa Barbara e poi a Berkeley. Già ricercatrice al Cold Spring Harbor Laboratory, dal 1997 insegna alla Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimora.

Per “Le scienze” Carol W. Greider ed Elizabeth H. Blackburn hanno scritto Telomerasi e cancro (in «LeScienze», n. 322, aprile 1996).



Le Scienze – l’Espresso

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