Lifting senza cicatrici: staminali in soccorso

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Chirurgia “light” per ringiovanire il volto senza cicatrici, con tempi di recupero ridotti e risultati naturali, utilizzando la tecnica endoscopica e le proprie cellule staminali. Se ne parla durante il 58? Convegno Sicpre, il simposio nazionale della chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica in svolgimento a Sanremo. “La tendenza, in atto ormai da qualche anno, e’ sempre piu’ marcata: i pazienti vogliono portare indietro le lancette dell’orologio, non trasformare i propri connotati. Chiedono di ringiovanire nel modo piu’ indolore possibile, con cicatrici invisibili e risultati naturali”, afferma il chirurgo bolognese Alessandro Gennai, socio dell’Eafps (European Academy of Facial Plastic Surgery). “Oggi e’ finalmente possibile soddisfare tutte queste richieste grazie al lifting di nuova generazione, che combina la chirurgia mini-invasiva con la tecnica endoscopica con il lipofililling, utilizzando le cellule staminali contenute nel proprio grasso”.
Gennai e’ stato uno dei primi (ed e’ tutt’oggi uno dei pochi) chirurghi italiani a introdurre la rivoluzione del lifting endoscopico, una tecnica appresa nei primi anni ’90 in America direttamente dal suo “inventore”, Nicanor Isse, che consente di correggere i segni del tempo in modo soft e senza cicatrici. Senza che sia necessario tagliare i capelli, vengono eseguite sulla sommita’ della fronte 4 o 5 incisioni di un centimetro e mezzo, che lasciano cicatrici invisibili. Da qui, viene introdotta una piccola telecamera di 4 millimetri di diametro che riproduce su un monitor la visione di quanto accade sotto la pelle, consentendo cosi’ di riposizionare, con l’ausilio di microstrumenti, i tessuti profondi con maggiore precisione e fissarli. Le caratteristiche del viso restano inalterate e grazie al lipofilling, ossia l’innesto di tessuto adiposo precedentemente prelevato da altre parti del corpo, si ridonano i volumi del viso giovanile. L’introduzione delle staminali e’ una tecnica nuova. “Da circa un anno siamo riusciti a mettere a punto una tecnica che consente in questa fase di conservare le proprie cellule staminali – spiega Gennai -. Il tessuto adiposo viene infatti trattato con uno speciale procedimento che evita la rottura degli adipociti e garantisce la conservazione delle preziose staminali che si trovano principalmente a contatto dello stroma vascolare. Rispetto al lipofilling classico, i risultati sono decisamente migliori: non cambia solo l’aspetto, ma migliora anche la qualita’ della pelle, che diventa piu’ luminosa e tonica. In altre parole piu’ giovane”.

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