Paternita’ in eta’ avanzata e rischi di malattie genetiche nei figli
La paternita’ in eta’ avanzata fa aumentare il rischio di malattie genetiche nei figli. La ragione e’ la presenza di piccoli tumori testicolari, innocui di per se’ ma capaci di passare mutazioni genetiche agli spermatozoi, che si accumulano con l’avanzare dell’eta’.
Lo hanno scoperto i ricercatori della Oxford University in Gran Bretagna, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista Nature Genetics. “I piccoli tumori testicolari sono noti come seminoma spermocitici, e sono costituiti da piccoli gruppi di cellule mutanti che si accumulano col tempo”, ha spiegato Andrew Wilkie, ricercatore a capo dello studio. “Di per se’ sono come i nei della pelle, innocui. Tuttavia – ha continuato – essendo localizzati nei testicoli, influenzano il corretto sviluppo dello sperma, mettendo i figli a rischio di malattie genetiche”.
Lo studio di Wilkie e colleghi non e’ l’unico a scoprire che non e’ solo la donna a doversi preoccupare di fare figli in eta’ avanzata. “La qualita’ dello sperma decresce di molto con la vecchiaia. Uno studio israeliano ha scoperto che chi diventa padre oltre i 40 anni aumenta il rischio di autismo nei suoi figli di 6 volte”, ha detto Wilkie. “Un altro studio ha dimostrato che per ogni 5 anni di eta’ addizionali, il rischio di autismo e schizofrenia aumenta del 3,6 per cento. Il nostro studio – ha concluso – ci fornisce un’altra evidenza di questo fenomeno”.