Scienziati europei rivelano i segreti delle proteine nei mitocondri
(Cordis)Un team di scienziati belgi e tedeschi è riuscito a creare la mappa completa delle proteine nei mitocondri del lievito. La ricerca, in parte finanziata dall’UE e pubblicata nella rivista Cell, rappresenta un importante progresso nella comprensione del funzionamento di base delle proteine, che sono i mattoni di cui sono costruiti gli organismi.
Lo studio è stato in parte finanziato attraverso il progetto INTERACTION PROTEOME (“Functional proteomics: towards defining the interaction proteome”) nell’ambito del tema “Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute” del Sesto programma quadro (6° PQ).
Grazie a una nuova tecnica sviluppata all’Istituto di biotecnologia delle Fiandre (VIB) e all’Università di Ghent, entrambi in Belgio, i ricercatori sono riusciti non solo ad individuare la parte più consistente della miscela di proteine nei mitocondri che producono energia, ma anche a scoprire un enzima finora sconosciuto. L’enzima, battezzato Icp55, è responsabile della stabilizzazione delle proteine nei mitocondri, eliminando le terminazioni di certe forme instabili di proteine. Finora questo processo era rimasto un mistero per gli scienziati.
A causa del loro numero e della loro varietà, lo studio delle proteine è notoriamente difficile. Il dottor Kris Gevaert del VIB e dell’Università di Ghent, uno degli autori dello studio, ha perciò sottolineato l’importanza di queste scoperte per la ricerca di base sulle proteine.
“È la prima volta che si ottiene una determinazione proteica dei mitocondri così precisa”, dichiara. “Adesso siamo in grado di individuare forme proteiche che finora rimanevano ignorate. Stiamo pertanto ricevendo richieste di collaborazioni scientifiche da tutto il mondo”.
L’analisi è stata compiuta tramite la cromatografia diagonale frazionaria unita (COFRADIC). Contrariamente ai metodi di analisi tradizionali, questa nuova tecnica cromatografica suddivide la miscela di proteine in sottounità individuali o peptidi. Dal momento che i peptidi sono più corti delle proteine, più solubili e più facili da separare, essi permettono di “analizzare le miscele di proteine in modo più sensibile e accurato”, spiega il dottor Gevaert.
I mitocondri del lievito contengono grosso modo 1.000 differenti proteine, mentre i mitocondri umani ne contengono tra i 1.200 e i 1.500. Le proteine rappresentano la chiave di una serie di processi, tra cui il mantenimento dell’integrità del genoma, i processi di segnalazione e la morte cellulare programmata.
Per ulteriori informazioni, visitare:
Cell:
http://www.cell.com/cellpress
Istituto di biotecnologia delle Fiandre
http://www.vib.be/