Setticemia nei prematuri: al Sant’Anna una scoperta salva neonati

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fisiologia sepsi

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La sepsi, o setticemia, è un’infezione che può colpire anche mortalmente i neonati, in particolare quelli prematuri e sottopeso.

Uno studio tutto italiano, condotto dal dr. Paolo Manzoni e colleghi dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, ha mostrato come un’integrazione di proteine del latte (lattoferrina) da sola o in combinazione con un probiotico abbia ridotto o impedito lo sviluppo della sepsi a esordio tardivo.

«Le infezioni sono la causa più comune di morte nei neonati prematuri e una grave minaccia per i neonati sottopeso» hanno dichiarato i ricercatori.
Le sepsi tardive – infezioni che si sviluppano poco prima o poco dopo la nascita – si verificano soprattutto in ospedale e interessano il 21% dei neonati con basso peso alla nascita o inferiore a 1,5 kg, e di solito esordiscono nelle prime quattro settimane dopo il parto.

La lattoferrina agisce assorbendo e legandosi al ferro, il quale è una sostanza indispensabile al nutrimento dei batteri. Privati del cibo, i batteri abbandonano le colonie e diventano più vulnerabili alle terapie farmacologiche.
Nello studio, i ricercatori italiani hanno esaminato se una supplementazione orale con BLF (lattoferrina di origine bovina) e il probiotico Lactobacillus rhamnosus GG (LGG) migliorasse l’attività della lattoferrina nel ridurre la sepsi.
Lo studio randomizzato ha coinvolto 472 bambini con scarso peso alla nascita (VLBW) presso 11 reparti di terapia intensiva che sono stati tenuti in osservazione fino alla scomparsa di un possibile sviluppo della sepsi. Di questi, 45 hanno avuto un primo episodio di sepsi a esordio tardivo.

I bambini sono stati suddivisi in tre gruppi: un primo gruppo a cui è stata somministrata la BLF, un secondo gruppo a cui sono stati somministrati sia la BLF che il probiotico LGG e un terzo gruppo di controllo a cui è stato dato un placebo.
Nel complesso, i ricercatori hanno scoperto che nei gruppi a cui è stata somministrata la lattoferrina e la lattoferrina più il probiotico, la sepsi si è sviluppata meno frequentemente (5,9% per il primo gruppo e 4,6% per il secondo). Mentre nel gruppo di controllo si è sviluppata nella misura del 17,3%.
Il rischio di morte indotto dalla sepsi si è ridotto significativamente nei due gruppi trattati con gli integratori e non si sono verificati effetti negativi al trattamento.

«Questo studio ha dimostrato che supplementi di BLF, da sola o in combinazione con LGG, riduce i primi episodi di sepsi tardiva nei neonati VLBW» hanno concluso i ricercatori che, tuttavia, ricordano che la prevenzione della sepsi neonatale si basa su misure di igiene, cautela nell’uso di procedure invasive, monitoraggio con farmaci, somministrazione di latte fresco e la diagnosi precoce.

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