Testosterone: nessun legame col cancro alla prostata
L’ormone maschile e’ un prezioso alleato per contrastare gli ‘acciacchi’ dell’eta’. E’ quanto sostengono gli urologi della Societa’ italiana di urologia, che nella giornata conclusiva del loro 82/o congresso a Rimini scagionano il testosterone dall’accusa di favorire il cancro. Il testosterone, infatti, spiegano, rappresenta un ormone chiave non solo per la salute sessuale, ma anche e soprattutto per il benessere psico-fisico dell’uomo.
E i ridotti livelli di quest’ormone si associano ad un calo della libido, della massa muscolare e della densita’ ossea. Inoltre l’ipogonadismo, condizione clinica associata al deficit di testosterone, si associa frequentemente all’insorgenza di patologie cronico-degenerative (malattie cardio e cerebro-vascolari, diabete, dislipidemie, obesita’, depressione e Alzheimer). A torto quest’ormone era ritenuto responsabile del cancro alla prostata. ‘Oggi la comunita’ scientifica ha un’opinione pressoche’ unanime su questo fronte – spiega il Presidente Siu Vincenzo Mirone – e ritiene categoricamente necessario trattare le complesse degenerazioni causate dal calo del testosterone nell’uomo che invecchia. Livelli ridotti di testosterone non proteggono dal tumore della prostata e anzi potrebbero aumentarne il rischio soprattutto se associati ad un aumento degli estrogeni’