Artrite: uno studio rivela i meccanismi antinfiammatori naturali

Alleviare il dolore conservando un antinfiammatorio naturale presente nell’organismo.

Lo studio, durato tre anni, ha avuto come obiettivo di partenza la comprensione del ruolo biologico di una sostanza endogena, il PEA (palmitiletanolammide), dalle proprieta’ anti-infiammatorie e analgesiche, prodotta e distrutta continuamente nei tessuti, che agisce attivando una proteina riesce ad inibire infiammazione e dolore dei tessuti.
”Nel corso dello studio – spiega Daniele Piomelli, direttore del Dipartimento Drug Discovery and Development dell’IIT – abbiamo scoperto che i livelli di PEA diminuiscono quando un tessuto diventa infiammato, cosa che accade, per esempio, quando e’ danneggiato o infettato da batteri”. Proprio dalla diminuzione della PEA dipende lo sviluppo dell’infiammazione.
Sembra, infatti, che questa agisca da ‘freno’ contro il progredire dell’infiammazione e che la sua diminuzione sia dovuta all’azione di una proteina, l’NAAA, che la distrugge.
”Partendo dalla struttura della NAAA – aggiunge Piomelli – abbiamo, quindi, disegnato delle molecole che si legano alla parte piu’ importante di questa proteina e la bloccano”.
I risultati di questo studio internazionale aprono la strada allo sviluppo di una nuova classe di farmaci per il trattamento delle infiammazioni croniche, come malattie reumatiche quali l’osteoartrite e l’artrite reumatoide che, in Europa, sono la prima causa di dolore e disabilita’, rappresentano la meta’ delle malattie croniche che colpiscono la popolazione al di sopra di 65 anni, ma anche di una patologia come l’asma che, solo in Italia, interessa circa 3 milioni di persone.