Cancro: scoperta dinamica di un enzima che sottrae glucosio alle cellule maligne

La ricerca sul cancro si sta muovendo con una grande specificità, cercando di individuare esattamente i meccanismi di proliferazione delle cellule maligne, per poter ‘affamare’ successivamente le masse devastanti che vanno a formare moltiplicandosi senza controllo, e individuare il corretto bersaglio che ne invalida il processo (maligno).

Le cellule bruciano normalmente il glucosio in due modi: mediante la glicolisi, che non richiede la presenza di ossigeno, o la fosforilazione ossidativa, che invece lo richiede. Le cellule cancerogene, spiega Jing Chen, che ha collaborato alla ricerca, possono anche agire in assenza di ossigeno e beneficiare della glicolisi delle cellule sane “rubando” gli scarti di glucosio e sfruttandoli come “mattoni” per la loro crescita. Il volano che fa funzionare la glicolisi nelle cellule sane si chiama PKM2: un enzima che le cellule “cattive” disattiverebbero con l’aiuto delle proteine tirosin-chinasi, che proliferano in molti tipi di cancro. Mediante l’iniezione nelle cellule cancerogene di una forma di PKM2 non sensibile alle tirosin-chinasi, spiegano gli scienziati, siamo riusciti invece a ritardare la crescita dei tumori e a renderla più faticosa in situazioni di carenza di ossigeno.
”Sapevamo che le tirosin-chinasi potessero modificare l’enzima PKM2 – ha concluso Chen – ma non pensavamo che fossero così importanti. Abbiamo dimostrato invece come il mutamento di questo enzima sia fondamentale per alterare il metabolismo delle cellule”.