Carenza di piastrine: dal 2010 un farmaco che ne stimola il fattore di crescita

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cicatrizzazione

processo di coagulazione

Dai primi del 2010 sara’ disponibile in Italia un farmaco che stimola la produzione di piastrine e rappresenta la prima possibilita’ di trattamento efficace per una malattia rara dal nome difficile, porpora trombocitopenica immunitaria cronica (ITP), caratterizzata appunto da un forte deficit di piastrine che puo’ causare gravi emorragie.

processo di coagulazione
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”La ITP e’ una malattia – dice la professoressa Enrica Morra, direttore dell’Ematologia all’Ospedale milanese di Niguarda, nell’annunciare la novita’ – che riguarda meno di cinque persone (donne il doppio degli uomini) ogni 10 mila, ed e’ per questo riconosciuta come ‘malattia orfana’ dall’ Agenzia Europea per i Medicinali (EMEA). Attualmente sono 140 mila i pazienti negli Usa e 50 mila in Europa”. Le piastrine sono componenti del sangue che assicurano la coagulazione e dunque la rimarginazione delle ferite. La loro quantita’ media varia da 150 a 400 mila per microlitro.



La ITP rappresenta proprio la carenza di piastrine dovuta a un errore del sistema immunitario, che le riconosce come estranee all’ organismo e le attacca con anticorpi, distruggendone una quantita’ tale che il midollo non fa in tempo a ricostituire. ”Sotto le 100 mila piastrine e fino a 50 mila – dice Enrica Morra – la malattia e’ asintomatica, e non se ne conosce, quindi, la reale diffusione. Ma se si scende al di sotto di questo limite, compaiono puntini rossi sulle gambe, sanguinamenti nasali, sangue nelle gengive lavando i denti, nelle donne giovani metrorragia. Se la malattia e’ piu’ grave ancora, sotto le 20 mila piastrine, si rischia la morte per gravi emorragie interne”. Finora il trattamento e’ stato a base di cortisonici, per abbassare le difese, ma sono farmaci poco tollerati; in altri casi si e’ ricorso all’asportazione della milza. ”Il nuovo farmaco, a base di romiplostim, invece – spiega Morra – potenzia la produzione di piastrine da parte del midollo. E’ un vero fattore di crescita. E’ attivo nell’83% dei casi e non ha praticamente effetti collaterali. Si assume una volta la settimana con un’iniezione sottopelle che chiunque puo’ farsi a casa propria”.(ANSA)


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