Farmaco ad uso oncologico previene aborti spontanei
Un farmaco già in uso in oncologia, ‘G-CSF’ che è un ormone prodotto dai globuli bianchi, ha dimostrato di poter prevenire l’aborto spontaneo in donne che in modo ricorrente perdono il bambino. E’ il traguardo di uno studio italiano pubblicato sulla rivista Human Reproduction da Fabio Scarpellini, dirigente medico presso l’ospedale civile Parodi-Delfino di Colleferro.
Sono oltre 20.000 in Italia le donne affette da ‘sindrome da aborto ricorrente sine causa’. Si tratta di una patologia che prevede almeno tre aborti spontanei consecutivi prima della 13/a settimana di gestazione; in oltre il 50% dei casi la causa è sconosciuta. G-CSF è un ormone normalmente utilizzato nel trattamento della riduzione del numero dei globuli bianchi dopo la chemioterapia.
Lo studio ha dimostrato che su 35 donne trattate con il G-CSF, 29 partorivano un bambino sano, mentre sei abortivano di nuovo. Nel gruppo trattato invece con la sostanza placebo, solo 16 donne su 33 partorivano, mentre le altre 17 abortivano di nuovo. “Questo risultato è molto significativo da un punto di vista statistico e – conclude l’autore – dà una speranza alle donne affette da questa sindrome e che hanno poche possibilità di essere trattate con successo, specialmente se non si evidenziano possibili cause”.