Proteine nella saliva: dal contenuto si puo’ definire la latenza di patologie
Un test semplice da effettuare con campioni di saliva, nella donna, per arrivare a diagnosi precoci.
Secondo un nuovo studio il contenuto proteico nella saliva delle donne cambia con l’avanzare dell’età e può essere significativo del possibile sviluppo o presenza di diverse patologie.
Questa scoperta, secondo i ricercatori, potrebbe portare alla creazione di un nuovo test semplice e non invasivo per ottenere una migliore diagnosi e cura di malattie immunitarie e altre tra cui il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjögren che si manifesta con secchezza della bocca, degli occhi e della vagina
Secondo le intenzioni del dr. John Yates e colleghi, la possibilità di analizzare la saliva e le proteine contenute potrebbe essere l’equivalente dell’analizzare le impronte digitali di una persona e sarebbe l’alternativa all’attuale sistema diagnostico basato sull’analisi del sangue.
I ricercatori fanno notare come la saliva umana contenga molte delle proteine coinvolte nella digestione, nella lotta alle malattie e in altre importanti funzioni.
Per stabilire come l’avanzare dell’età possa influenzare le proteine gli scienziati hanno analizzato la saliva di un gruppo di donne sane di età compresa tra i 20 e 30 anni e tra i 55 e i 65 anni.
Per mezzo delle analisi sono stati identificate 293 differenti proteine diversificate a seconda dell’età. Molte di queste erano coinvolte nella lotta alle infezioni da parte del sistema immunitario ed erano più numerose nella saliva delle donne più anziane.
Source: lo studio è stato pubblicato sul “ACS – Journal of Proteome Research”.