Riprodotto ‘in vitro’ tessuto epiteliale polmonare da cellule staminali

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cellula tessuto epiteliale polmonare

L’escamotage principale è stato il passaggio dell’aria nella coltura che ha riprodotto le normali condizioni della trachea nell’organismo, attraverso un’innovativa interfaccia.

cellula tessuto epiteliale polmonare
cellula tessuto epiteliale polmonare

Da cellule staminali embrionali differenziate (ESC) a cellule epiteliali di polmone: è la trasformazione cellulare indotta da un gruppo di ricercatori della Vrije Universiteit di Bruxell guidati da Lindsey Van Haute, utilizzando un’innovativa interfaccia aria/liquido che riproduce le condizioni presenti nella trachea degli adulti.

La tecnica, descritta sull’ultimo numero della rivista ad accesso libero “BioMed Central”, in futuro potrebbe fornire una valida alternativa al trapianto d’organo nei casi di patologie croniche del polmone o di malattie ereditarie, come nel caso della fibrosi cistica.

I dati relativi all’espressione di specifici biomarcatori della tecnica denominata RT-PCR quantitativa in tempo reale corrobora l’ipotesi di una differenziazione in cellule epiteliali polmonari, confermata dall’espressione di specifiche proteine.

Lo studio dimostra così che le ESC possono differenziarsi in un tessuto epiteliale senza specifici fattori di crescita e senza la formazione di un corpo embrioide. L’interfaccia aria/liquido su una membrana porosa opportunamente preparata è sufficiente a innescare il processo che porta alla formazione di cellule che andranno a formare il tessuto epiteliale delle vie aeree.

“Gli sforzi futuri dovranno esser indirizzati al miglioramento di questo nuovo protocollo di coltura per cercare di aumentare il numero di cellule differenziate o per guidare la differenziazione in particolari tipi di cellule aggiungendo alcuni fattori di crescita in questo sistema”, ha aggiunto Van Haute.

Il gruppo inizierà questa nuova fase di ricerca a partire dai fattori di crescita dei fibroblasti, che sono importanti nel polmone in fase di sviluppo, per verificare se la loro aggiunta al mezzo di coltura influenzi lo schema di differenziazione. “Le ESC sono in grado di differenziarsi in vivo e in vitro in cellule di tutti e tre le lilee germinali, il che le rende particolarmente importanti in biologia dello sviluppo, nella medicina rigenerativa e negli studi farmacologici in vitro”, ha concluso Van Haute.

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