Tumori: scoperto come il corpo intraprende la battaglia solitaria per contrastarli
Ricercatori dell’Università di Uppsala in collaborazione con altri colleghi svedesi hanno identificato una proteina capace di bloccare la formazione di nuovi vasi sanguigni e di mettere un freno allo sviluppo dei tumori. I dettagli della scoperta sono pubblicati sulla rivista Molecular Cancer Research.
Da decenni, gli scienziati sono sulle tracce del meccanismo chiave nella riproduzione delle cellule tumorali, l’angiogenesi, che permette al cancro di nutrirsi e crescere. Un processo che nei pazienti oncologici è accelerato. La soluzione al rompicapo potrebbe essere meno lontana di quanto finora ipotizzato.
Gli oncologi l’hanno trovata nel sangue umano, studiando la funzione della glicoproteina ricca in istidina (HRG), molecola del plasma che blocca la crescita di nuovi “canali di alimentazione” per il tumore. Frammenti di HRG sono stati individuati anche nei tessuti, a testimonianza della sua attività anti-angiogenesi naturale. Un passo avanti della lotta al tumore, sostengono gli autori della scoperta, dato che finora, come spiega Anna-Karin Olsson dell’Università di Uppsala, i farmaci di sintesi utilizzati hanno mostrato problema: “L’organismo – ricorda la biologa – può sviluppare resistenza al trattamento”. HRG, hanno constatato ancora i ricercatori, si lega anche all’attività delle piastrine, le cellule del sangue che bloccano il sanguinamento in caso di ferite. La presenza della proteina nel sangue e nei tessuti dei malati di tumore fa pensare che il corpo intraprenda una battaglia solitaria contro il tumore aumentando la produzione della proteina “coaugulante” per tagliare i rifornimenti al tumore. “Il tentativo di inibire l’angiogenesi – spiega Olsson – fa parte delle reazioni dell’organismo a malattie come il cancro”. Adesso gli scienziati cercheranno di capire come aiutarlo con nuovi farmaci a vincere la guerra. (ASCA)