Vivere ‘da faraoni’ dopo una recente scoperta sconvolge il significato
Roma, 18 nov – Gia’ le mummie soffrivano di aterosclerosi: le moderne tecniche di imaging hanno fatto rilevare nelle mummie che l’indurimento delle arterie, causa di infarti e ictus, era una causa di morte conosciuta gia’ 3500 anni fa. A sostenerlo una ricerca presentata al meeting annuale dell’American Heart Association a Orlando, in Florida, e pubblicato sul Journal of the American Medical Association.
Gli antichi egizi facevano molto esercizio fisico e non fumavano, spiegano i ricercatori, ”ma dai geroglifici abbiamo rilevato che mangiavano gli animali da fattoria che allevavano, e quindi la loro dieta era ricca di proteine, e consumavano molto pesce salato, che potrebbe favorire l’insorgere dell’ipertensione”.
L’eta’ oltre i 45 anni, inoltre, e’ risultato un fattore prognostico negativo, mentre non e’ stata notata nessuna differenza di genere tra le mummie malate di aterosclerosi. ”Questo studio – conclude Randall Thompson del Mid-America Heart Institute di Kansas City, uno degli autori dello studio – ci permette di conoscere l’importanza dei fattori di rischio rispetto alla genetica nell’insorgenza della malattia”.