Antidepressivi dopo menopausa: seppur in misura lieve, aumentano predisposizione ictus

Le donne che sono in eta’ post-menopausa e assumono degli antidepressivi hanno un aumento piccolo – ma statisticamente significativo – del rischio di subire un ictus, secondo quanto suggerisce una ricerca americana.

Dallo studio non e’ chiaro se prendere antidepressivi sia l’unico fattore responsabile dell’aumento del rischio di ictus. Anche la depressione in se’ e’ un noto fattore di rischio di problemi cardiovascolari. I ricercatori hanno cercato di tenere conto di questo elemento nella loro analisi ma non escludono che abbia influenzato i risultati finali. Quanto al tipo di antidepressivi usati, lo studio non ha rilevato differenze nel rischio di ictus tra due grandi classi di farmaci, i cosiddetti inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) o gli antidepressivi triciclici (TCA), anche se i primi sembrano comportare un maggior rischio di ictus emorragico causato da sanguinamento nel cervello. La coordinatrice della ricerca, dottoressa Sylvia Wassertheil-Smoller dell’Albert Einstein College of Medicine, sottolinea che curare la depressione e’ importante e che le donne non devono smettere di prendere i farmaci prescritti senza prima consultare lo psichiatra. Piuttosto, secondo la ricercatrice, vanno soppesati rischi e benefici: questi ultimi possono comunque restare rilevanti, rispetto al piccolo aumento del rischio di ictus rilevato dallo studio. Nuove ricerche, intanto, cercheranno di approfondire il legame tra farmaci antidepressivi e rischio di ictus, soprattutto dopo la menopausa.