Decodificato l’intero codice genetico del tumore della pelle e dei polmoni

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New York, 17 dicembre 2009 – Un team di scienziati diretto da Mike Stratton, del Cancer Genome Project al Wellcome Trust Sanger Institute ha probabilmente messo a segno una scoperta che potrebbe rivoluzionare il futuro della cura dei tumori. Il gruppo di ricercatori ha decodificato l’intero codice genetico dei due più diffusi tipi di cancro, quello della pelle e quello del polmone

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Secondo l’equipe del Wellcome Trust, la più grande associazione di beneficenza della Gran Bretagna, non solo le mappature dei codici della malattia apriranno la strada a nuovi test del sangue che potrebbero contribuire ad allontanare più in fretta i tumori, ma cambieranno anche la funzione dei farmaci.

Scienziati di tutto il mondo stanno ora lavorando per catalogare tutti i geni che, nelle diverse tipologie di cancro, si comportano in modo anomalo.

Gli studiosi dell’International Cancer Genome Consortium dicono che ci vorranno almeno cinque anni e centinaia di milioni di dollari per completare lo studio, ma una volta terminato i risultati saranno tutti a vantaggio dei pazienti.

Identificando i geni del cancro”, ha detto il professor Michael Stratton che in Inghilterra è considerato il leader in questo tipo di studi, “saremo capaci di creare nuovi farmaci che colpiscano i geni mutati aiutando i pazienti a guarire”.

Gli studi hanno dimostrato che il codice del DNA di un melanoma della pelle contiene più di 30.000 modificazioni quasi interamente provocate dell’esposizione al sole. Il codice del DNA di un tumore al polmone invece ne ha più di 23.000 provocati soprattutto dal fumo di sigaretta. Molte di queste mutazioni possono portare a contrarre la malattia, molte invece sono innocue e il sospetto è che le cellule del polmone che contengono mutazioni vengano eventualmente sostituite da cellule sane e prive di mutazioni.

Studiando questo “catalogo” in dettaglio gli scienziati dicono sarebbe possibile capire esattamente quali fattori ambientali e personali scatenino il cancro, intervenendo così definitivamente sulla possibilità di sviluppare e prevenire quella che viene definita la malattia del millennio.

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