Staminali: trovate le informazioni genetiche per la ricostruzione del polmone

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(Ansa)  E’ stata identificata la “cabina di regia” che contiene tutte le istruzioni necessarie a costruire in laboratorio di un organo complesso come il polmone. “I tempi sono ancora molto lunghi, ma abbiamo identificato il paradigma che permetterà di andare verso la costruzione di organi in laboratorio”, ha detto Mark Krasnow, dell’università di Stanford,nel convegno internazionale sulla riprogrammazione organizzato a Milano, presso il Campus Ifom-Ieo, dallo stesso Ifom con la Scuola Europea di Medicina Molecolare e l’università di Milano.

Per Giuseppe Testa, dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), che ha organizzato il convegno con Stefano Casola, dell’Istituto Firc della Fondazione di Oncologia Molecolare (Ifom), il passo che è stato fatto a Stanford è “fondamentale” verso la possibilità di costruire in laboratorio organi complessi.

– SI COMINCIA DAI ‘COMPONENTI’: “abbiamo definito sequenze e tempi che permetteranno di costruire organi”, ha detto Krasnow. “Il prossimo passo sarà produrre grandi quantità di cellule che hanno il ruolo di precursore” e che, differenziandosi, potranno dare origine alle diverse strutture che compongono il polmone. “L’obiettivo è produrne una grande quantità, per poi metterle insieme, componendole in un’architettura”.

– FRA 5 ANNI L’ALVEOLO BIOTECH: il primo risultato concreto è atteso fra 5 anni. Il gruppo californiano punta a costruire in laboratorio l’alveolo, la piccola struttura complessa che si trova al termine delle ramificazioni dei bronchi e nella quale avviene lo scambio fra ossigeno e sangue.

– CELLULE REGISTE: finora la possibilità di costruire artificialmente un organo era un’ipotesi da fantascienza. “Finora le possibilità di riuscire a ricostruirlo erano molto vaghe”, ha rilevato Testa. L’ostacolo più grande era riuscire a dare un ordine al processo di crescita delle cellule e soprattutto al loro “assemblaggio”. Ma adesso la prospettiva é cambiata perché il gruppo di Krasnow ha finalmente identificato le cellule “registe”, quelle che dettano l’ordine con cui sono organizzate le componenti del polmone. E’ stata così identificata una sorta di “lista delle priorità” che ha permesso di identificato sequenze e tempi con i quali avviene la formazione del polmone. Il programma, insomma, è sulla carta e la scommessa adesso è realizzarlo.

ansa.it

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