nanoparticelle

Nanodischi magnetici per combattere il cancro. È questa la scoperta riportata su Nature Materials da un gruppo di scienziati dell’Argonne National Laboratory, il celebre Dipartimento per l’Energia dell’Università di Chicago fondato dal fisico italiano Enrico Fermi nel lontano 1942 per condurre i suoi studi sul nucleare. I nanodischi impiegati dai ricercatori americani sono costituiti da una lega magnetica di ferro e di nichel, dove il campo magnetico degli atomi è strutturato in cerchi concentrici che creano un vortice.

Con l’applicazione di un campo magnetico alternativo, i nanodischi iniziano un movimento oscillatorio, il quale provoca un danno significativo alla membrana delle cellule del cancro e scatena una amplificazione del segnale cellulare, che a sua volta consente l’apoptosi, ovvero la morte cellulare programmata. “Abbiamo dimostrato – dicono gli scienziati dell’Argonne National Laboratory – che un campo magnetico molto debole a una frequenza bassa per dieci minuti causa la distruzione del 90 per cento delle cellule cancerogene in vitro. La principale novità è che l’energia indotta dal vortice di oscillazione è trasmessa direttamente alla cellula bersaglio, senza potenzialmente provocare alcun danno alle cellule circostanti”.

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