L’intelligenza risiede in alcune aree precise del cervello
L’intelligenza potrebbe risiedere in alcune aree precise del cervello: infatti per la prima volta sono stati mappati i “circuiti dell’intelligenza”, ovvero quelle aree neurali che sono maggiormente legate al quoziente intellettivo individuale. La mappa anatomica dell’intelligenza, resa nota sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, comprende aree della corteccia parietale, di quella frontale e della corteccia fronto-polare, nonché le interconnesioni tra queste regioni attraverso le fibre nervose. Si tratta di aree e connessioni importanti per i processi verbali, visuospaziali, esecutivi, per la memoria di lavoro.
La ricerca è frutto del lavoro di un’equipe multicentrica di neurologi del California Institute of Technology (Caltech), dell’Università dell’Iowa, della University of Southern California (USC), dell’Università di Madrid, diretti da Ralph Adolphs. Dove nasca l’intelligenza è una domanda vecchia quanto il mondo, di fatto la teoria dominante finora era che non si può parlare dei ‘circuiti dell’intelligenzà perché l’intelligenza non nasce fisicamente in nessuna parte del cervello ma piuttosto dall’integrazione e la connessione di differenti aree. Per esempio secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Nueroscience l’intelligenza non risiede in alcuna area in particolare ma in tutto il volume del cervello, ovvero l’intelligenza dipende dall’organizzazione della rete neurale del nostro cervello, dalle interconnessioni efficienti che collegano rapidamente diverse aree neurali vicine e lontane, piuttosto che dalle aree neurali stesse.
Un altro studio, invece, sostiene che il segreto dell’intelligenza sia nascosto nella materia grigia e che a far impennare il quoziente intellettivo (QI) di una persona sia non il volume complessivo di essa, bensì la sua localizzazione in zone ‘strategiche’ del cervello e che quindi esistono diversi tipi di intelligenza. Per esempio se la materia grigia è più sviluppata in certe zone può nascere l”intelligenza musicalé, se più sviluppata in altre quella ‘artistica’ e così via. Il nuovo studio invece mostra che la ‘sede fisica’ dell’intelligenza generale si può localizzare in alcune aree precise del nostro cervello. Gli esperti hanno infatti osservato il cervello di 241 pazienti con lesioni neurali di varia natura e misurato il QI di ciascun paziente. E’ emerso che il QI dipende fortemente da dove si localizzano le lesioni cerebrali e che a certe lesioni è sempre associato un QI basso. Le regioni associate all’intelligenza generale sono aree della corteccia parietale, di quella frontale e della corteccia fronto-polare, nonché le interconnesioni tra queste regioni attraverso le fibre nervose.
Questi risultati inficiano la teoria delle ‘intelligenze multiple’ e concordano con la teoria di Spearman secondo cui invece esiste una intelligenza generale (nota come fattore G di Spearman), che comprende varie prestazioni di pensiero, ragionamento, abilità verbali e numeriche. Gli esperti l’avrebbero localizzata fisicamente: “abbiamo isolato una rete anatomica importante per elaborare gli stimoli esterni – scrivono su Pnas – che potrebbe operare in parallelo con altre reti” critiche per altre funzioni.