Via libera dall’autorita’ europea per i farmaci (Emea) ad un nuovo trattamento per la fertilita’
Si tratta di un farmaco, messo a punto dall’azienda farmaceutica Schering-Plough, a lunga durata di azione e in grado di ridurre il numero di iniezioni a cui sono sottoposte le pazienti infertili nei trattamenti di procreazione assistita.
Il nuovo farmaco (corifollitropina alfa iniettabile) e’ indicato per la stimolazione ovarica ed e’ in grado di indurre lo sviluppo di follicoli multipli nelle donne sottoposte a cicli di procreazione assistita. Con questa approvazione, Schering-Plough ricevera’ l’autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea con indicazioni unificate.
Chiari i vantaggi del nuovo farmaco: grazie alla sua capacita’ di iniziare e mantenere una crescita follicolare multipla per un’intera settimana, una singola iniezione sottocutanea della dose raccomandata puo’ sostituire le prime sette iniezioni di una qualsiasi preparazione giornaliera a base di ormone follicolostimolante in un ciclo di trattamento. Si tratta di un ulteriore passo avanti, rileva l’azienda, che risponde all’esigenza di ridurre il fastidio legato al numero di iniezioni a cui sono sottoposte le donne che hanno difficolta’ di concepimento.
Oggi, circa il 15% delle coppie in eta’ fertile ha un problema di fertilita’. Le cause di infertilita’ sono molteplici, tra cui problemi nella produzione di spermatozoi o di ovuli, patologie delle tube e dell’utero, endometriosi, aborti frequenti, disturbi di tipo ormonale o autoimmune sia nell’uomo sia nella donna. Nelle coppie infertili, la possibile causa di infertilita’ e’ attribuibile nel 40% dei casi all’uomo e nel 40% alla donna. Nel restante 20% il problema interessa in egual misura la coppia o rimane sconosciuto poiche’ non e’ possibile identificarne la causa. Attualmente sono disponibili diversi trattamenti per l’infertilita’, tra cui interventi chirurgici, trattamenti ormonali, inseminazione intrauterina.