Ernie inguinali: gli impianti biologici aprono nuove prospettive nel trattamento di questa condizione

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L’ernia inguinale colpisce tra l’1 e il 4% della popolazione italiana e colpisce prevalentemente gli uomini con un incidenza che varia tra il 4:1 e il 10:1 rispetto alle donne. Tra lo 0,8% e il 2% di quanti ne sono affetti scelgono il ricovero ospedaliero per il trattamento chirurgico, l’unico realmente efficace. L’intervento avviene per lo più in day hospital o al massimo con un giorno di ricovero e si avvale ormai da anni di protesi sintetiche così dette “reti”. Tuttavia grazie ai progressi della ricerca, sono adesso disponibili impianti biologici. Uno studio clinico su procedure di ernioplastica svolte in Liechtenstein e guidato da Luca Ansaloni, Medico Chirurgo presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, ha dimostrato che l’impianto per ernia inguinale biologico sviluppato da Cook Medical e già disponibile in Italia riduce i disagi e i dolori postoperatori e nel contempo assicura una riparazione duratura quanto la tradizionale rete sintetica. I risultati dello studio della durata di tre anni e condotto su 70 pazienti sono stati recentemente pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica American Journal of Surgery.

Basandoci sui risultati della nostra ricerca, gli impianti biologici risultano essere estremamente efficaci per il trattamento delle ernie inguinali”, ha commentato il Dr. Ansaloni, Medico Chirurgo Generico presso l’ospedale universitario S. Orsola-Malpighi di Bologna. “Non soltanto i pazienti [dello studio] sono guariti rapidamente dopo aver ricevuto l’impianto biologico per ernia inguinale sviluppato da Cook Medical, ma hanno anche sofferto di disagi e dolori meno acuti rispetto ai pazienti che sono stati trattati con la rete sintetica.”

Lo studio
Lo studio randomizzato e in doppio cieco ha preso in esame l’efficacia dell’impianto Biodesign di Cook Medical su 35 pazienti affetti da ernia inguinale rispetto ad altri 35 pazienti trattati con rete sintetica. I risultati della ricerca hanno dimostrato che l’11 percento dei pazienti trattati con materiali sintetici soffrivano di dolori postoperatori cronici che ne limitavano le attività quotidiane, che molto spesso derivavano dalle caratteristiche della rete e non dalla tecnica chirurgica. Al contrario, i pazienti dello studio trattati con l’impianto per ernia inguinale Biodesign soffrivano di dolori postoperatori meno acuti (1) sia a riposo sia durante il movimento o in caso di tosse. Inoltre, durante un follow-up di tre anni non è stata rilevata alcuna ricorrenza di ernia nei pazienti trattati con questo impianto.

Cosa sono le ernie inguinali
Le ernie inguinali si formano quando il tessuto molle, generalmente dell’intestino, è spinto attraverso una lacerazione della parete addominale inferiore oppure attraverso il canale inguinale, creando un gonfiore che può risultare doloroso al momento di tossire, quando ci si piega o si sollevano oggetti pesanti. Le ernie inguinali sono più comuni negli uomini e spesso si sviluppano a causa di frequenti sollevamenti di pesi, tosse o eccessivo sforzo fisico. Anche se le ernie di per sé non sono necessariamente pericolose, se non trattate possono portare a condizioni mortali.

Il nuovo impianto biologico
L’impianto per ernia inguinale Biodesign include le caratteristiche di un impianto biologico – resistenza alle infezioni e rimodellamento completo – è di facile utilizzo per i medici ed è disponibile nelle strutture ospedaliere italiane. Una volta posizionato l’impianto rafforza la riparazione del tessuto circostante e, nel tempo, comunicando col corpo del paziente promuove la crescita dei tessuti sull’impalcatura in cui serve la riparazione. L’impianto per ernia inguinale Biodesign è stato progettato appositamente per rafforzare il pavimento inguinale e per vincere sfide particolari, tra cui la resistenza alle infezioni (2), l’incapsulamento e l’erosione.

Cook Medical
Fondata nel 1963, Cook Medical ha aperto la strada a molti dei dispositivi medici che ora sono comunemente utilizzati per eseguire procedure mediche minimamente invasive su tutto il corpo. Attualmente, la società si occupa di dispositivi medici, farmaci e prodotti biologici per aumentare la sicurezza dei pazienti e migliorare i risultati clinici. Fin dall’inizio, Cook ha operato come società privata a conduzione familiare. Per ulteriori informazioni, visitate il sito www.cookmedical.com. Seguite Cook Medical su Twitter all’indirizzo www.twitter.com/cookmedicalpr.

1 American Journal of Surgery 2009. L. Ansaloni, F.Catena, F. Coccolini, F. Gazzotti, L. D’Alessando, Pinna AD.
2 Arch. Surg. 2005 June: 140(6):549-60. Helton WS, Fisichella PM, Berger R, et al

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