Fratture e traumi sistema scheletrico: dal CNR uno studio su un ‘filler’ per un recupero immediato
Un nuovo materiale composito utilizzabile come sostituto osseo per il trattamento delle fratture da traumi e delle patologie del sistema scheletrico, dalla perdita di sostanza ossea all’osteoporosi e somministrabile tramite iniezione: e’ stato perfezionato dall’Istituto per i materiali compositi e biomedici del Consiglio nazionale delle ricerche (Imcb-Cnr) di Napoli. ”Il dispositivo, costituito da un polimero sintetico e materiale bioceramico riassorbibile – spiega Luigi Ambrosio dell’Imcb-Cnr di Napoli – e’ iniettabile mediante tecniche chirurgiche o vie d’accesso anatomiche mini invasive. La solidificazione avviene in pochi minuti, compatibilmente con i tempi della chirurgia, colmando il difetto osseo e stimolando la rigenerazione. Una volta riassorbito, infatti, il materiale promuove il processo di rigenerazione del tessuto osseo, come dimostrato da studi preclinici effettuati presso gli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna, riparando cosi’ fratture che presentano tempi lunghi di recupero o riempiendo cavita’ dovute a interventi chirurgici particolarmente demolitivi”.
Inoltre, specifica il ricercatore, ”tale materiale si differenzia dagli attuali cementi ossei perche’ fornisce migliori proprieta’ meccaniche ed evita lo sviluppo di calore durante la fase di indurimento e i conseguenti danni ai tessuti circostanti”. La similarita’ chimico-fisica con la fase minerale dell’osso, unita a un alto grado di purezza delle materie prime impiegate, ”rende questo materiale altamente biocompatibile, evitando effetti collaterali come allergie, nonche’ osteo-conduttivo e osteo-promozionale, cioe’ capace di integrarsi pienamente con il tessuto nativo”.
Il brevetto e’ stato depositato con Finceramica Faenza S.p.a., societa’ nata come spin-off dall’Istituto della scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr (Istec-Cnr) di Faenza, che si occupera’ del potenziale sfruttamento industriale.