Medicina rigenerativa: primi risultati per l’intestino artificiale

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Intestino costruito in laboratorio. Ci sono riusciti ricercatori giapponesi, in un esperimento sui topi, partendo da cellule simil-staminali embrionali (Ips), in grado di differenziarsi in vari tipi di cellule. In precedenza erano state create sezioni di tessuto intestinale, ma questa sembra essere la prima volta in cui il risultato ottenuto ha la forma tubolare tipica dell’intestino. L’equipe della Nara Medical University, coordinata da Yoshiyuki Nakajima, ha messo in coltura le staminali pluripotenti indotte prima per sei giorni e poi per altri sette: le cellule hanno cominciato a svilupparsi in forma cilindrica.


Dopo due settimane il tessuto si era trasformato in un ‘tubo’ con la stessa conformazione dell’intestino, con una membrana e uno strato muscolare. Non solo. Lungo 5 millimetri, 2 millimetri di diametro, ‘esibiva’ i caratteristici movimenti peristaltici e cercava di sbarazzarsi del materiale di scarto. Gli scienziati non sono pero’ riusciti a capire se si trattava di intestino tenue o crasso. “L’obiettivo e’ vedere come questa tecnologia possa essere applicata agli esseri umani – afferma Nakajima – Si potra’ anche fare luce sui meccanismi che portano l’intestino a soccombere alle malattie”. La speranza e’ riuscire ad applicare questi risultati alla medicina rigenerativa e ai trapianti d’organo per evitare reazioni avverse come il rigetto. L’equipe illustrera’ il proprio lavoro al congresso della Societa’ giapponese per la medicina rigenerativa, in programma a Hiroshima il 18 e il 19 marzo.

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