Protesi dentarie ottenute da staminali del paziente: trapianto autologo sperimentato su uomo
Un gruppo di scienziati italiani della Seconda Universita’ di Napoli ha sperimentato una tecnica per creare protesi dentarie umane, per uso autologo, ottenute dalle cellule staminali della polpa dentale, ricavate dal paziente stesso, per la rigenerazione ossea.
La sperimentazione clinica nell’uomo, condotto dal gruppo di ricerca guidato da Gianpaolo Papaccio e’ consistita nell’estrazione e espansione delle cellule staminali da polpa dentale dei terzi molari (denti del giudizio) di 17 pazienti che ne hanno richiesto la rimozione. Le cellule sono state poi seminate su un ponteggio di spugna di collagene. Il bio-complesso risultante e’ stato utilizzato per popolare il sito della ferita lasciata dal dente rimosso.
La valutazione ai raggi X, tre mesi dopo il trapianto, ha confermato che l’osso alveolare dei pazienti aveva una riparazione verticale ottimale e un completo restauro dei tessuti per i secondi molari. Secondo il team di ricercatori, questa procedura, pubblicata su Cells and Materials, rappresenta un nuovo strumento per l’ingegneria del tessuto osseo. ”E’ la prima volta che la ricerca sulle cellule staminali dalla polpa dentale – ha detto Papaccio – si sposta dal laboratorio a test clinici sull’uomo. L’uso di queste cellule ha facilitato il trapianto, eliminando complicazioni immunologiche come rigetto o infiammazione, proprio perche’ le cellule sono estratte dal paziente stesso”.