Asma: in USA studio terapia a base di staminali
Le possibili applicazioni cliniche delle cellule staminali sono molteplici. L’ultima tesi dei ricercatori del National Institutes of Health (Nih) sulle staminali suggerisce che quelle provenienti da midollo osseo potrebbero costituire una opzione terapeutica valida per i pazienti con asma. Questo perché sono in grado di ridurre la risposta infiammatoria dei polmoni, migliorando così la prognosi della malattia. La terapia è stata per ora sperimentata solo sui topi.
Le cellule staminali dal midollo osseo, chiamate anche mesenchimali, hanno la capacità di sopprimere le risposte immunitarie indesiderate dei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo. Gli autori di queste indagini hanno concluso che l’immunosoppressione provocata da queste cellule è mediata dalla sua azione sui linfociti Th1 e Th2. I problemi per i pazienti si presentano proprio quando viene perso l’equilibrio quantitativo fra questi due tipi di linfociti.
Questo accade con l’asma, una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie che colpisce 300 milioni di persone nel mondo, causato da uno squilibrio tra Th1 e Th2. Gli autori dello studio si sono chiesti come le cellule staminali agiscono in questa situazione.
I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Proceedings della National Academy of Sciences. Dopo l’iniezione di cellule staminali in topi affetti da asma, le cellule hanno raggiunto i polmoni attraverso la circolazione sanguigna. Una volta nei polmoni, le cellule staminali mesenchimali sembrano avere una funzione benefica. La malattia è risultata più mite nei roditori trapiantati, rispetto al gruppo di topi non curati: è risultata una minore infiltrazione di cellule infiammatorie e i livelli di muco s sono ridotti a livelli simili di individui sani.