GB: bambino cieco impara a localizzare posizione oggetti grazie ad un sistema di emissioni sonore


In pratica, il piccolo -che si aiuta anche con un bastone- schiocca la lingua sul palato per imitare i toni dei delfini sott’acqua: quando le onde sonore colpiscono un oggetto, questo riflette l’energia di nuovo verso l’orecchio e consente all’utente di decodificare le informazioni sull’oggetto stesso (dimensioni, forma, distanza). Il processo e’ simile a quello che utilizzano i normo-vedenti, che si affidano a modelli di restituzione della luce per vedere realmente. I soldi per la terapia del piccolo Jamie (2.500 sterline) sono stati raccolti nella sua citta’, dove i volontari si sono sottoposti a una serie di attivita’ con gli occhi bendati per immedesimarsi nella sua condizione. Il piccolo fa parte di un gruppo di bambini, in vari Paesi del mondo, a cui Kish, che vive in California, ha offerto il trattamento. L’eco-posizionamento, o FlashSonar -ha spiegato il filantropo- fornisce una serie di informazioni a distanza di decine di metri: “Un albero puo’ essere individuato a 10 metri, un edificio di grandi dimensioni puo’ essere rilevabile anche a 100”. La signora Aspland ha lasciato il lavoro di tour operator per dedicarsi a tempo pieno dei suoi tre bambini: oltre a Jamie, la sorella gemella Rosie, che ha difficolta’ di apprendimento, e il fratello Kane che e’ autistico. –