Il concetto di ‘mancino’ parte dalla formazione di un cristallo
Nelle condizioni ambientali che imperavano sulla Terra primordiale i cristalli sinistrorsi di acido aspartico si formano più facilmente e in maggiore quantità di quelli destrorsi
Tutti gli amminoacidi che rappresentano “i mattoni costitutivi” di qualsiasi organismo vivente esibiscono una chiralità sinistrorsa, ossia delle due forme speculari in cui si può presentare la loro struttura tridimensionale, gli esseri viventi utilizzano solamente quella orientata a sinistra. E questo nonostante il fatto che le due forme possiedano le stesse proprietà chimiche.
Ora due ricercatori della National Central University a Taiwan, Tu Lee e Yu Kun Lin , ritengono di poter avere trovato una risposta a questa singolarità che ha sempre affascinato i biologi.
Come osservano nell’articolo pubblicato sulla rivista dell’American Chemical SocietyCrystal Growth & Design, in linea di principio le condizioni della Terra primordiale avrebbero dovuto offrire le stesse probabilità di formazione tanto agli amminoacidi sinistrorsi quanto a quelli destrorsi. Tuttavia quando essi iniziarono a formarsi oltre tre miliardi di anni fa la configurazione sinistrorsa si trovò avvantaggiata e tale è rimasta da allora.
Per cercare di comprendere meglio che cosa sia avvenuto in quel lontano passato i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti in cui hanno controllato la capacità di cristallizzazione di un amminoacido, l’acido aspartico, facendo variare le condizioni di temperatura, di pressione e di altri fattori. In tal modo hanno potuto verificare che nello spettro di condizioni ambientali che si può supporre vigesse sulla Terra primordiale i cristalli sinistrorsi di acido aspartico si formano più facilmente e in maggiore quantità.
“Il cristallo di acido aspartico potrebbe essere diventato un autentico singolo ‘cristallo madre’, l’Eva ancestrale dell’intera popolazione sinistrorsa”, scrivono gli autori.